(DIRE) Roma, 28 feb. - Oggi ci sono piu' di 300 sindaci italiani
nominati "Difensori dell'Infanzia" dai comitati provinciali per
l'Unicef, con l'impegno di realizzare i "9 passi per costruire
una citta' amica dei bambini", il quadro di riferimento
dell'Unicef Internazionale per tutte le amministrazioni comunali
del mondo. L'iniziativa delle Citta' amiche dei bambini e degli
adolescenti (Child-Friendly Cities), e' stata lanciata
dall'Unicef a livello mondiale alla conferenza Habitat II di
Istanbul nel 1996, proponendosi come quadro di riferimento per
l'attuazione dei diritti dell'infanzia - sanciti dalla
Convenzione sui Diritti dell'Infanzia del 1989 - nel loro
territorio e nella loro vita quotidiana, chiedendo alle
amministrazioni comunali, con in testa il sindaco, di impegnarsi
a prendere sul serio le opinioni dei bambini e degli adolescenti
e di realizzare politiche locali integrate che tengono conto
dell'impatto sull'infanzia delle loro decisioni. In Italia,
l'Iniziativa delle Citta' Amiche dei Bambini ha beneficiato di un
forte sostegno da parte del governo attraverso il ministero
dell'Ambiente che dal 1996, ha subito recepito l'invito di
attuare politiche locali a favore dei diritti dell'infanzia,
promuovendo il programma delle Citta' sostenibili delle bambine e
dei bambini, in partenariato con l'Unicef Italia e con la
partecipazione di molte altre istituzioni, enti, associazioni,
ordini professionali. Un riconoscimento annuale e' stato
conferito alle citta' che rispondevano ai parametri e indicatori
di qualita' definiti dall'iniziativa. Il programma del ministero
dell'Ambiente si e' esaurito nel 2002.
Le citta' Italiane hanno cosi' sviluppato politiche innovative
per i bambini, favorendo la loro partecipazione attraverso
l'istituzione di consigli comunali dei ragazzi (Ccr), e con la
progettazione partecipata urbana per riqualificare aree di gioco,
parchi, luoghi di aggregazione. Hanno coinvolto i bambini e gli
adolescenti nella vita culturale dei propri comuni, favorendo il
loro protagonismo e la loro creativita'. Molte citta' hanno anche
promosso politiche di inclusione e di lotta a tutte le forme di
discriminazione, di violenza e di abusi, rispondendo in questo
modo ai dettami della Convenzione sui diritti dell'infanzia e
dell'adolescenza. Nel 2004, l'Unicef ha pubblicato un documento
pragmaticodal titolo "Costruzione di una Citta' amica delle
bambine e dei bambini. Nove passi per l'azione". Il documento si
propone come base di lavoro adatta a ogni esigenza locale e
fornisce un ampio approccio da adattare ai bisogni, alle
aspirazioni e alle prassi locali, attraverso un processo
partecipativo che coinvolga tutti i soggetti interessati: le
autorita' locali, la societa' civile, gli esperti, le comunita'
e, in particolar modo, i bambini e gli adolescenti.
In questo contesto, si sono sviluppate molte buone pratiche,
come tra le altre quella di Sant'Arcangelo di Romagna, dove il
sindaco si e' impegnato direttamente davanti ai bambini e
adolescenti a realizzare un piano di azioni in dieci punti che
rispondono in pieno alle esigenze evidenziate dall'Unicef, della
provincia di Lecce che ha favorito la messa in rete dei Consigli
comunali dei ragazzi del Salento e dell'associazione "Amici del
Villaggio" di Rosa' (VI) che promuovono come cittadini dal
basso,i 9 passi Unicef per una Citta' Amica dei Bambini. A
Cremona, bambini ridisegnano la mappa della citta' in linea con
le loro percezioni e le loro esigenze, imparando cosi' a
conoscere e valorizzare il territorio in cui vivono e aiutando a
definire dei percorsi sicuri per andare a scuola da soli. A
Cortona, gli adolescenti gestiscono un proprio centro di
aggregazione, lo Zak - Zona ad Alta Kuriosita', dove si trovano
per suonare, creare, discutere, divertirsi e dialogare con
l'amministrazione comunale. A San Giorgio a Cremano, i ragazzi
propongono progetti per limitare il traffico delle automobili e
per arredare nuovi spazi per giocare e ritrovarsi. A Trento, si
formano dei consigli circoscrizionali per gli adolescenti che
lavorano in stretto contatto con i consiglieri adulti. A
Correggio, si inaugura il quartiere "Le Coriandoline" interamente
progettato con la partecipazione dei bambini.
(Wel/ Dire)