STASERA PROTESTA DIPENDENTI STORICO ISTITUTO DI VIA DEI SABELLI.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 28 feb. - Nel 'Grande cocomero',
il film che Francesca Archibugi ha dedicato nel 1993 al delicato
tema dei disagi psicologici dei minori, Valentina, detta 'Pippi',
viene ricoverata d'urgenza nel reparto di neuropsichiatria
infantile dell'Umberto I di Roma dopo un attacco epilettico. Oggi
Pippi quel letto non lo troverebbe piu'. La struttura romana e'
in crisi: mancano gli operatori e rispondere alle emergenze e'
diventata un'utopia. Ma chi ci lavora non si rassegna allo
sfascio: stasera i dipendenti dell'Istituto di neuropsichiatria
infantile di via dei Sabelli 108 insceneranno il funerale della
loro struttura per protesta. Sperando in una risposta concreta
della politica.
"O meglio- sottolinea Ugo Sabatello, medico specialista della
struttura e neuropsichiatra infantile, parlando all'agenzia Dire-
in una risposta concreta della Regione, da cui dipendiamo e a cui
abbiamo scritto a lungo senza ottenere nulla". L'Istituto fu
fondato dal padre della neuropsichiatria infantile, Giovanni
Bollea, scomparso appena un anno fa. Negli anni Novanta il film
della Archibugi l'ha portato nell'immaginario collettivo: prima
era conosciuto per lo piu' da operatori e pazienti. "Ma quella
fama e' stata passeggera- commenta Sabatello- oggi abbiamo
problemi seri a cui non viene data risposta. Non abbiamo
personale a sufficienza per le guardie mediche. Fino a dicembre
avevamo un co.co.co, un contratto a termine che non e' stato
rinnovato. La prossima estate sara' difficile mantenere un
servizio decente senza che questo sia rinnovato. Manca anche il
personale infermieristico. Dal 1991 non si fanno piu' concorsi e
chi va in pensione non viene sostituito. Noi abbiamo due reparti
di degenza dove le urgenze non sono contemplate: si possono fare
solo ricoveri programmati ormai". E le liste di attesa per le
famiglie si allungano: si va da 6 a 9 mesi per visite e
accertamenti.
Oggi basta che uno dei medici di guardia si prenda una banale
influenza per mandare in tilt l'organizzazione della struttura.
La persistente carenza di organico rende impossibile garantire
"un'assistenza adeguata, tempestiva ed integrata (ricoveri
ordinari e diurni, copertura dei turni di presenza pomeridiana e
notturna, ricoveri d'urgenza e consulenze al Dea Centrale e
Pediatrico, visite ambulatoriali) per i piccoli pazienti che si
rivolgono all'Istituto- spiegano i medici in una lunga nota- In
un Policlinico che si e' visto ridurre i propri posti letto, il
nostro Istituto eroga ogni anno piu' di 7.000 prestazioni
ambulatoriali, 10.000 in regime di day hospital e 700 ricoveri
ordinari". Il tutto con soli 10 neuropsichiatri infantili, un
co.co.co (che non e' stato rinnovato) e un organico carente sul
piano delle professioni sanitarie. Oltre 15 medici specialisti e
oltre 20 terapisti andati in pensione nell'arco degli ultimi 10
anni non sono stati infatti sostituiti.
I medici chiedono "l'assunzione di nuovi operatori, la
stabilizzazione dei contratti co.co.co., l'internalizzazione
delle ditte d'appalto utilizzate per l'assistenza diretta.
Esigiamo concrete risposte da chi ha il dovere di assicurare il
diritto alla prevenzione, cura e riabilitazione, il diritto
all'adeguatezza ed efficacia nelle strutture sanitarie
pubbliche". Stasera e' annunciata, al 'Funeral party' organizzato
dai dipendenti, la presenza dell'attore Valerio Mastandrea e
quella Raffaele Vannoli, ex paziente del reparto che recito'
nella pellicola della Archibugi. I musicisti della Brass Band
"Pink Puffers" chiuderanno la protesta.
"Sono anni- chiude Sabatello parlando sempre all'agenzia Dire-
che facciamo presenti i nostri problemi. Ora siamo al limite.
Chiudo dicendo che nel nostro paese manca ancora una legge sulla
salute mentale infantile: tutta la normativa riguarda i
maggiorenni".
(Ami/ Dire)