TANZANIA, AIUTO AI DISABILI: L'INTERVENTO DELL'ASSOCIAZIONE GONDWANA
INTERVENTI IN CENTRO RIABILITATIVO, AIUTI RICHIESTI DA AUTORITÀ LOCALI.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 24 feb. - Sei mesi fa (il 13
agosto del 2011) l'inaugurazione del Centro di Riabilitazione e
dell'Ostello a Wanging'ombe, in Tanzania. A breve distanza di
tempo, a novembre, prima un corso di formazione per operatori e
subito dopo una settimana intensiva organizzata per affrontare i
problemi di dodici bambini con disabilita'. Dal 20 al 26 novembre
questi bambini disabili, accompagnati dalle mamme, sono stati
dunque ospitati nell'ostello - che si e' rivelato molto
funzionale - e hanno iniziato le attivita' di riabilitazione con
Wallace, un fisioterapista locale, con Hasborn, lo psicologo
responsabile delle attivita' di counseling, con Daniele, un
volontario psicologo, e con altri operatori locali.
Seguendo un programma accurato -con sedute al mattino e al
pomeriggio- tutte le mamme hanno potuto seguire le terapie,
apprendendo cosa avrebbero poi dovuto fare a casa.
Nel corso della settimana intensiva si e' registrato un altro
fatto importante: hanno svolto un tirocinio pratico quei 15
operatori locali (sia del nostro Centro sia di altri centri
presenti a Iringa), che avevano poco prima migliorato la loro
formazione seguendo le lezioni delle operatrici dei nostri centri
socio-riabilitativi. Si conclude il periodo di permanenza di
Marco, il terapista in servizio civile che, oltre alle terapie
domiciliari si e' occupato particolarmente dei piedi malformati
dei bambini, secondo il metodo Ponseti. Il metodo consiste
nell'applicazione periodica di gessi ai piedi, come alternativa a
costose operazioni chirurgiche. Sono 12 i bambini che hanno
fruito di questo programma. Per portare avanti questa modalita'
di intervento, Marco ha fatto da insegnante a Wallace, il
fisioterapista locale che lavora nel nostro centro.
Ad appena 20 Km da Wanging'ombe c'e' la cittadina di Makambako,
che conta oltre 60.000 abitanti ed e' un polo commerciale in
continua crescita. Si stima che siano presenti tra la popolazione
piu' di un 8% di disabili e tra loro non meno di 800 bambini con
disabilita' gravi e medio gravi. Le autorita' locali hanno voluto
aprire un centro socio-riabilitativo in quel territorio, che
pero' si e' rivelato assolutamente insufficiente. Ci e' stato
cosi' chiesto di intervenire.
Abbiamo dato la nostra disponibilita', accompagnandola con la
richiesta di compartecipazione della comunita' locale: i genitori
dei bambini con disabilita' - anche solo per una parte - sono
chiamati a responsabilizzarsi offrendo un contributo economico
per la gestione del centro. Anche gli uffici sociali governativi
dovranno assicurare il loro fattivo sostegno.
(Wel/ Dire)
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