(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 24 feb. - Acqua Lete con "Lete
per la vita", l'iniziativa di solidarieta' promossa annualmente
dall'azienda in favore di Onlus impegnate nel campo sociale, ha
deciso di sostenere quest'anno Save the Children e la Campagna
Every One per dire basta alla mortalita' infantile: ogni anno di
7,6 milioni di bambini sotto i 5 anni muoiono per cause banali e
curabili come una diarrea o una polmonite. 2,6 milioni di queste
morti - 300 ogni ora - hanno come concausa la malnutrizione,
purtroppo in forte aumento in alcune aree del mondo per colpa
della siccita' unita all'aumento del costo delle derrate
alimentari.
Dal domani al 24 marzo prende quindi il via 'Lete per la
vita': un mese di sensibilizzazione e raccolta fondi attraverso
l'sms solidale 45595, a cui sara' possibile donare 1 euro dai
cellulari Tim, Vodafone, Wind, 3, PosteMobile, CoopVoce, Tiscali
e Noverca oppure 2 euro chiamando lo stesso numero da rete fissa
Telecom Italia, Infostrada, Fastweb, TeleTu e Tiscali; l'sms in
favore di Save the Children e della campagna Every One sara'
veicolato anche attraverso 3,5 milioni di confezioni di bottiglie
di Acqua Lete e un'ampia campagna pubblicitaria promossa
dall'azienda sui principali media. Oltre alla promozione della
raccolta fondi, Acqua Lete sta contribuendo alla Campagna
sostenendo un progetto di salute mateno infantile in Malawi:
grazie alla sua donazione sono state fornite attrezzature mediche
indispensabili a garantire la sopravvivenza dei neonati e
necessarie agli operatori sanitari, formati da Save the Children,
per assistere oltre 1.800 donne in gravidanza.
"E' inaccettabile che nel mondo 7,6 milioni di bambini
continuino a perdere la vita per malattie curabili e prevenibili,
come una diarrea e una polmonite e dovremmo essere scossi nel
profondo per il fatto che mentre nei nostri paesi regna
l'abbondanza fino allo spreco 2,6 milioni di bambini non hanno
neanche un pugno di riso da mangiare o un goccio di latte o acqua
da bere", commenta Valerio Neri, direttore generale Save the
Children Italia.
"Per queste ragioni, Save the Children dal 2009 e' impegnata
nella Campagna Every One, con l'obiettivo di contribuire a
salvare la vita di centinaia di migliaia di bambini entro il
2015, raggiungere con programmi di salute e nutrizione circa 50
milioni di donne in eta' fertile e bambini e mobilitare 60
milioni di sostenitori in tutto il mondo. Siamo molto grati ad
Acqua Lete che attraverso 'Lete per la vita' ha deciso di essere
al nostro fianco per riaccendere i riflettori su questa
drammatica realta', facendo si che il nostro appello arrivi a
milioni di famiglie e contribuendo direttamente a finanziare un
progetto in favore di migliaia di donne e bambini in Malawi".
Afferma Nicola Arnone, presidente della Lete SpA, "i dati
allarmanti sulla mortalita' infantile nel mondo, che nella
maggior parte dei casi e' causata da malattie curabili e da
malnutrizione, deve scuotere la coscienza di tutti noi". Quasi la
meta' della mortalita' infantile, sottolinea Save the Children,
si concentra nell'Africa sub sahariana (49%), e nell'Asia
meridionale (33%), dove rispettivamente 1 bambino su 8 e 1
bambino su 15 muoiono prima di compiere i 5 anni.
Oltre il 70% delle morti infantili accade nel primo anno di
vita e il 40% nel primo mese. La maggior parte di queste morti e'
dovuta a poche, prevenibili e curabili malattie. In particolare,
complicazioni pre e post parto (21%), polmonite (18%), malaria
(16%), diarrea (15%). Un terzo poi della mortalita' da 0 a 5 anni
ha come concausa la malnutrizione ed e' pari a 2,6 milioni di
bambini ogni anno. E se l'esito non e' mortale tuttavia
l'inadeguata e insufficiente alimentazione puo' procurare danni
permanenti , sia fisici che mentali:, Save the Children rileva
come siano almeno 170 milioni - pari a 1 bambino ogni 4 - quelli
che soffrono di rachitismo; numero che salira' a 450 milioni
entro il 2015 se non si invertira' l'attuale tendenza.
"Eppure in uno scenario cosi' desolante ci sono degli casi
virtuosi che debbono spingerci a fare il massimo perche' questa
battaglia sia vinta", prosegue Valerio Neri. "Il Malawi per
esempio e' uno dei paesi che ha registrato i progressi maggiori
nell'abbattimento della mortalita' infantile fra il 1990 e il
2010, con una riduzione di quasi il 60% del tasso di mortalita'
entro i 5 anni grazie all'icremento del numero degli operatori
sanitari. Tuttavia il lavoro da fare e' ancora moltissimo: nel
paese infatti 56.000 bambini continuano a morire ogni anno prima
di compiere 5 anni, e di essi 18.000 perdono la vita entro prima
settimana di vita. Altri 36.000 non arrivano al primi mese. E la
carenza di cibo si ripercuote in maniera drammatica sulle
condizioni di vita della popolazione. Il 53% dei bambini con meno
di 5 anni e' ben al di sotto dei livelli standard di crescita e
il 74% di essi e delle loro madri e' anemico.
"Non possiamo permetterci di abbassare la guardia e l'impegno,
ne' in Malawi ne' nelle decine di paesi in cui il problema della
mortalita' resta acuto e grave", conclude il direttore generale
Save the Children Italia.
(Wel/ Dire)