AIMMF: NO SOPPRESSIONE DIPARTIMENTO, E' MODELLO
"PREOCCUPATI PER NUOVO REGOLAMENTO, MANTENERE AUTOMOMIA"
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 24 feb. - "Il Dipartimento
della giustizia minorile e gli uffici decentrati devono avere e
vedersi riconosciuta e mantenuta una competenza propria e una
autonomia per le attivita' relative al personale che opera a
servizio della giustizia minorile e al personale delle carceri
minorili e relativi servizi, per la formazione di detto
personale, per gli studi e le statistiche, per la progettazione e
attivazione degli interventi a livello centrale e, soprattutto,
periferico". E' quanto ha detto l'Aimmf, l'Associazione italiana
dei magistrati per i minori e la famiglia, durante l'audizione in
commissione Giustizia alla Camera sul nuovo regolamento di
organizzazione del ministero della Giustizia che riorganizza
anche il Dipartimento sui minori. L'associazione esprime alcune
"preoccupazioni" sulla "nuova disciplina delle strutture serventi
della giustizia minorile a livello di amministrazione centrale e
di competenze regionali".
Per l'Aimmf "andrebbero in una direzione completamente
sbagliata alcune modifiche" contenute nello schema di decreto "su
cui esprime la sua contrarieta'". L'Associazione dice 'no' alla
"soppressione dei Centri per la giustizia minorile; al loro
passaggio gestionale sotto le Direzioni regionali o
interregionali dell'organizzazione giudiziaria o del Dipartimento
per l'amministrazione penitenziaria (il Dap); alla riunificazione
in Centri interregionali distaccandoli dalle realta' dove
operano".
I magistrati sottolineano "che il Dipartimento per la
giustizia minorile e l'intero sistema giudiziario minorile
italiano sono riconosciuti a livello internazionale come un
modello". Pertanto "auspica che non venga disperso o frammentato
questo prezioso patrimonio di cultura e conoscenza".
(Mar/ Dire)
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