(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 21 feb. - L'associazione Lilt
lancia un nuovo progetto per contrastare l'abuso di alcol e
sensibilizzare i bambini. "Che mi combini Tommaso..." e' un
gioco-racconto che sara' portato in 29 scuole del basso Polesine
nel nuovo anno scolastico, per un totale di 6mila alunni
raggiunti in 11 comuni. Il gioco - che prevede un tabellone di
gioco, una coppia di dadi, un circuito con delle tappe lungo cui
muovere la propria pedina, evitando ostacoli e inconvenienti - ha
l'obiettivo di far divertire i bambini insegnando pero' allo
stesso tempo che con l'alcool non si scherza. Come nel piu'
classico Monopoli, "Che mi combini Tommaso..." prevede la sfida
tra quattro squadre, che hanno a disposizione una quantita' di
denaro e una pedina che riporta l'immagine di un nonnetto,
coprotagonista del racconto. Ogni squadra deve percorrere le 44
caselle del tabellone il prima possibile, la vittoria, infatti,
va a chi arriva prima alla meta. Non sara' facile, perche' lungo
il percorso si dovranno affrontare diversi inconvenienti, causati
proprio dal tasso alcolico del proprio personaggio, un ragazzino
annoiato, che non sapendo cosa fare, decide insieme ai suoi amici
di prendere una lattina di birra. Secondo l'ideatrice del gioco
Marina Zaoli, psicoterapeuta riminese e consigliera della Lilt,
l'utilizzo della fiaba e della favola nel percorso educativo
influenza l'immaginario simbolico del bambino nel resto della sua
vita, mettendolo in guardia da comportamenti gravi sia
socialmente sia per la salute. Non solo: l'apprendimento
attraverso momenti ludici, emotivamente coinvolgenti a livello
personale, rimane piu' impresso nella memoria. In piu', il dover
sottostare al risultato ottenuto lanciando i dadi, senza poter
interagire in prima persona, fa sperimentare al bambino
l'impotenza collegata al consumo di alcol, su cui si concentra il
racconto. Un modo per sottolineare come la dipendenza da sostanze
impedisca il totale controllo sul proprio corpo.
(Wel/ Dire)