DE NOVELLIS: IN 40% BIMBI ELEMENTARI GIÀ TRACCE DI COLESTEROLO.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 21 feb. - La prevenzione delle
patologie piu' diffuse e l'educazione dei pazienti, ma,
soprattutto, vista l'eta', dei loro genitori. Saranno i due
filoni che caratterizzeranno il prossimo congresso dell'Unp,
l'Unione nazionale dei pediatri, guidata da Antonio de Novellis,
che andra' in scena il 2-3-4 marzo a Sabaudia.
Il ruolo e le funzioni del pediatara di famiglia saranno al
centro del dibattito. "Faremo il punto- spiega alla Dire de
Novellis- soprattutto su cosa il pediatra puo' fare in materia di
prevenzione. Quando questa funziona, infatti, il sistema
sanitario risparmia. Parleremo di problematiche legate
all'adolescenza, di bullismo, abusi, dalla droga ai problemi
della sessualita'. Ma discuteremo soprattutto di cosa puo' fare
il pediatra di famiglia per fare attivita' di prevenzione. Lo
diciamo subito, c'e' bisogno del sostegno economico delle
istituzioni. Ma la prevenzione costa meno della cura. Cosi' come
l'educazione. Bisognerebbe fare di piu' per informare i minori e
i loro genitori sui rischi per la salute e su cosa fare in certe
situazioni. Per esempio se un bimbo ha la febbre la mamma deve
sapere come reagire. L'educazione serve anche a questo.
Altrimenti ci si riversa sul sistema sanitario anche per le cose
piu' semplici". Prevenire ed educare, dunque. Anche e soprattutto
rispetto a certi temi sensibili come le malattie cardiovascolari
che "sono la prima causa di morte al mondo- dice De Novellis- e
che sono un rischio anche per i minori. Secondo una indagine che
stiamo ultimando insieme al professor Francesco Martino della
sapienza e che citeremo al Congresso, su 400 bimbi della scuola
primaria di Fondi il 40% ha gia' tracce di colesterolo nel
sangue. È un dato grave". Un dato che spinge l'Unp a lanciare,
sempre in occasione del suo congresso, il progetto Child,
CHildren Inherited Lipoprotein Disorders, iniziativa nazionale
coordinato dalla professoressa Guardamagna per sensibilizzare la
prevenzione in relazione alle malattie cardiovascolari. Infine le
vaccinazioni. "Anche su queste- chiude De Novellis- bisogna fare
di piu': oggi sono sicure ma mancano le campagne di comunicazione
e se ne fanno poche".
(Ami/ Dire)