(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 21 feb. - Contributi scolastici
in aumento a Roma secondo i dati del collettivo 'Senza tregua'.
Le scuole tecniche, in particolari gli istituti alberghieri, sono
i piu' cari. E spesso le scuole capitoline non specificano che
questi contributi sono volontari.
Secondo i dati di 'Senza tregua' "diciamo la media dei
contributi che una famiglia romana dovra' pagare quest'anno e' di
115,6 euro, in leggero aumento rispetto allo scorso anno (+1,7%,
la media era di 113,2 euro). La stragrande maggioranza delle
scuole non ha aumentato i contributi quest'anno, ma qualche
rincaro c'e'". E, dicono da Senza Tregua, "se la media non
aumenta sensibilmente, va anche detto che non accenna a
scendere". Le scuole piu' care sono gli istituti alberghieri, con
una media di 210 euro di contributo richiesti, che possono
arrivare fino a 300 all'Ipssar Tor Carbone. Secondi in questa
classifica gli istituti agrari dove la spesa media e' di 150 euro
(sia all'Emilio Sereni, che al Garibaldi). Seguono i
Professionali di Stato per l'industria e l'artigianato - Ipsia -
con una media di 123 euro (Cattaneo 130, De Amicis 130, Diaz
110). Subito dopo gli Istituti d'arte con una media di 118,5 euro
(si va dagli 87 dell'Isa Roma III, ai 150 dell'Isa Roma II di Via
del Frantoio), poi gli istituti tecnico commerciali con una media
di 114 euro (Pertini 120, Lombardo Radice dai 110 ai 120, Sibilla
Aleramo dai 50 ai 90, Ambrosoli 200, Arangio Ruiz 108 euro,
Pacinotti dai 100 ai 130).
I primi licei della classifica sono i linguistici con una
media di 120 euro, seguiti dagli artistici con una media di 115
euro (130 al Ripetta e 100 al Caravillani). La media scende a 106
euro per i tecnici industriali (Neumann 110, Hertz 120, tra gli
80 e i 140 euro per l'Armellini, 110 al Matteucci e 80 al
Galilei). Seguono classici con una media di 105 euro (100 euro
per Albertelli, Socrate, Benedetto Da Norcia, Dante, Tasso,
Tacito, Augusto, Anco Marzio, Mamiani, Manara, Lucrezio Caro, che
salgono a 130 per il linguistico; 80 euro per il Kant, 85 per il
Mameli ed il Russell, che salgono a 150 per il linguistico, 110
euro al Montale, 115 all'Aristofane, 120 al Vivona, piu' cari tra
i classici il Giulio Cesare e Orazio con 130 euro). Seguono,
sempre secondo i dati raccolti da 'Senza tregua', con una media
di 103 euro i licei scientifici (50 euro al Malpighi, 60
all'Enriques, 75 al Kennedy, 80 al Democrito, 90 per Avogadro,
Aristotele e Majorana, 100 euro per Archimede, Cannizzaro,
Amaldi, Plinio, Talete e Levi Civita, tra 100 e 120 al Newton,
110 al Labriola e al Morgagni, 120 per Keplero, Nomentano e
Pasteur, piu' caro il Farnesina che oscilla dai 150 ai 200, per
il liceo musicale). Media di 100 euro per gli istituti
professionali per il commercio. Elevato il costo dell'Istituto
tecnico Aereonautico De Pinedo, dove il contributo previsto varia
dai 120 ai 180 a seconda degli anni. Tra gli altri istituti
contributo di 100 euro per Carducci, Iis Via delle Sette Chiese,
Tor Marancia, Darwin, Urbani, Via di Bravetta, 110 per Vallauri,
115 per l'Antonietti, 120 per l'Alberti tra i 100 e i 200 per il
Gioberti, tra i 100 e i 110 per il Pirelli, tra i 77 e i 102Ç per
Via Capo Sperone, e 132 per Via di villa Panphili, 80 euro per
l'Istituto magistrale Gassman. Quanto alla menzione del carattere
volontario del contributo "le scuole si contano sulle dita di una
mano". All'Itis Hertz e' menzionato tra l'elenco dei documenti
"che occorrono per l'iscrizione", numerose scuole inseriscono nel
modulo d'iscrizione uno spazio dove attaccare il bollettino
pagato. Particolare il caso del liceo Plauto, dove lo scorso anno
il contributo era pari di 100 euro. Il Plauto si era distinto per
un forte braccio di ferro tra studenti e dirigente scolastico,
dopo che erano state inviate lettere agli studenti e coloro che
non avevano pagato erano stati esclusi dalle attivita' della
scuola. Il Plauto dichiarava che i 100 euro erano obbligatori.
Oggi il contributo, dopo l'occupazione e le lotte degli studenti
e' sceso a 20 euro (per assicurazione e pagelle) e i restanti 80
euro sono stati dichiarati effettivamente volontari.
(Ami/ Dire)