VERDI INTERROGANO GIUNTA. SINDACO RAVENNA: URGE MONITORAGGIO
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 17 feb. - Si allarga
all'Emilia-Romagna l'allarme sulla presenza di estrogeni negli
omogeneizzati animali per i bambini. Ormoni che possono provocare
la telarca precoce, ovvero la crescita del seno nelle bambine.
Una vicenda su cui sta indagando il pm della Procura di Torino,
Raffaele Guariniello, nell'ambito di un'inchiesta a carattere
nazionale. La consigliera regionale dei Verdi, Gabriella Meo, ha
presentato oggi un'interrogazione alla Giunta Errani per "sapere
quali controlli sull'alimentazione e sul corretto utilizzo di
farmaci veterinari, i servizi veterinari delle Ausl effettuano
sugli allevamenti presenti nella nostra regione, con quale
periodicita' e con quali risultati, con particolare riferimento
agli estrogeni".
L'allarme deriva dalla denuncia fatta dal Movimento 5 stelle
di Ravenna, che ha parlato della presenza di diossina in
quantita' elevate nel latte materno di due donne. Un allarme
preso sul serio dal sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci, che
nei giorni scorsi ha incontrato il direttore dell'Ausl, Tiziano
Carradori, e oggi ha scritto una lettera agli assessori alla
Sanita' e all'Ambiente della Regione. "Risulta- scrive Matteucci-
che in altre parti dell'Emilia-Romagna, l'Associazione medici per
l'ambiente abbia effettuato campionamenti e analisi di diossine,
suscitando allarme nella popolazione". Per questo, visto che la
Regione ha avviato il progetto "Supersito" per lo studio della
qualita' dell'aria, soprattutto in presenza di inceneritori, e
che ha attivato un gruppo di lavoro dedicato proprio al
monitoraggio e al controllo dei contaminanti negli alimenti,
Matteucci chiede di "inserire nell'ambito delle ricerche anche il
territorio ravennate, al fine di dare risposte alle
preoccupazioni della cittadinanza". La questione diossine ed
estrogeni negli alimenti per bambini preoccupa invece i Verdi
anche sotto un altro punto di vista. "Nonostante la legge
regionale 29 del 2002 prevedesse l'impiego del 100% di prodotti
biologici nelle mense dei nidi e delle materne e del 70% di
prodotti biologici, Dop e Igp nelle scuole di ordine superiore e
nei servizi di ristorazione collettiva pubblica- sottolinea Meo-
il raggiungimento di tali obbiettivi non e' stato ancora
conseguito pienamente nell'intero territorio regionale e la
percentuale di carne biologica utilizzata nelle mense scolastiche
risulta ancora molto bassa". La stessa consigliera regionale del
Sole che ride segnala, nella sua interrogazione, che tra l'inizio
del 2010 e la fine del 2011 sono stati scoperti da Guariniello,
nel solo ospedale infantile Regina Margherita di Torino, 106 casi
di telarca, mentre altri accertamenti sono in corso.
"Secondo l'ipotesi degli investigatori- riferisce Meo- i
bovini dalla cui macellazione sono stati prodotti omogeneizzati
sarebbero stati alimentati con estrogeni". Intanto l'allarme
lanciato dai grillini a Ravenna rimbalza a Parma, dove il
Movimento 5 stelle locale appoggia l'associazione Gcr per la
realizzazione di "un'indagine tesa a monitorare i livelli di
inquinamento che gia' insistono sul nostro territorio", ancor
prima dell'avvio dell'inceneritore. La diossina, infatti, "cade
sui campi e le zone circostanti- afferma Nicoletta Paci dell'M5s
parmense- ed e' proprio li' che si accumula, passando poi
attraverso i cibi e i foraggi nella nostra catena alimentare e
nei nostri corpi". Su questo, segnala Paci, "la novita' e' nella
dichiarazione del Dipartimento di sanita' pubblica dell'Ausl di
Faenza, che ammette chiaramente quanto sia nota la presenza di
queste sostanze nelle zone industrializzate".
(Wel/ Dire)