DIETA CHETOGENICA PER 20 BAMBINI: RIDOTTE CRISI E ASSUNZIONI DI FARMACI.
(DIRE - Notiziario Minori) Bologna, 14 feb. - È approdata a
Bologna la campagna itinerante contro la disinformazione
sull'epilessia: e' un progetto della Fie (Federazione italiana
epilessia) che quest'anno fa del capoluogo dell'Emilia-Romagna la
capitale della lotta contro la discriminazione sociale degli
epilettici e delle ultime frontiere per sconfiggere una patologia
che colpisce l'1% della popolazione. Ad esempio, porta sotto le
Due torri l'esito di uno studio per far si' che anche uno
smartphone aiuti chi soffre di epilessia. Di questo, come della
sperimentazione di una specifica dieto-terapia, testata da alcuni
anni proprio a Bologna, si parlera' al convegno "Epilessie:
informazione vs disinformazione" sabato a Palazzo D'Accursio.
Dopo quella di Milano, l'incontro, organizzato in occasione del
'2nd European Epilepsy Day" e in collaborazione con l'Aebo
(associazione epilessia Bologna onlus), giunge alla sua seconda
edizione e porta in citta' anche una raccolta fondi per sostenere
la Fie. In piazza Re Enzo si potranno fare le donazioni (ogni 10
euro ci sono tre chili di pasta in regalo). In piazza Maggiore ci
sara' un flash mob (alle 11 di sabato).
E' durante il convegno che si parlera' della speciale
applicazione per smartphone, recentemente al vaglio di Ettore
Beghi, capo laboratorio di malattie neurologiche dell'Istituto
Mario Negri e past president della Lega italiana contro
l'epilessia. Si chiama "Welp" e permette di rilevare, prima che
succeda, la paralisi che spesso caratterizza le crisi
epilettiche, cioe' un blocco totale dei movimenti. In questo
caso, "Welp" emette un segnale sonoro che avverte il paziente e
chi gli e' intorno, e un messaggio di emergenza via sms ad una
lista di contatti. Tutto queste serve al malato ad evitare rischi
e a chi lo conoscere di aiutarlo in tempo.
E' invece 'made in Bologna' lo studio della dieta chetogenica,
un regime ad alto contenuto di grassi e basso contenuto di
zuccheri in sperimentazione dal 2004 dall'Unita' operativa di
neuropsichiatria infantile dell'ospedale Maggiore, spiega
Tarcisio Levorato, presidente di Aebo, alla conferenza di
presentazione dell'iniziativa ieri in Comune. Ad oggi sono 20 i
bambini che hanno seguito questo trattamento al Maggiore e circa
10 hanno ridotto le crisi del 50% e diminuito l'assunzione di
farmaci.
Il convegno di sabato (lo slogan e' "Fuori dall'ombra"),
oltre a illustrare le nuove frontiere delle medicina vuole anche
sfatare i pregiudizi su una malattia di cui ancora "si prova
vergogna e con cui e' difficile convivere", spiega Rosa
Cervellione, presidente di Fie. "Siamo ben lieti di ospitare
eventi in ambito medico che affrontano la malattia anche dal
punto di vista della sua comunicazione", dice oggi Luca Rizzo
Nervo, assessore comunale alla Sanita', sottolineando che
"Bologna e' una citta' abituata a guardare alla sostanza e che
vuole andare oltre la mera prestazione medica per capire come la
malattia sta in relazione alla societa'". Sono due infatti,
secondo Rizzo Nervo, "le malattie piu' diffuse oggi:
l'indifferenza e la discriminazione". Ed e' proprio questo
l'obiettivo del convegno: "Far sapere che "l'epilessia e' una
malattia come le altre", conclude Cervellione.
(Wel/ Dire)