NON SIA PIÙ IL PRETESTO PER STRUMENTALIZZAZIONI POLITICHE.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 14 feb. - "La questione della
concessione della cittadinanza italiana ai figli di emigrati nati
e cresciuti in Italia non deve piu' essere caricata di
significati ideologici e divenire il pretesto per
strumentalizzazioni di carattere politico. E' una questione
delicata che merita di essere affrontata e discussa senza
animosita' di carattere politico, ne' da parte di chi la sostiene
ne' tantomeno da parte di chi l'avversa". Lo dice Sandro Bondi,
senatore e coordinatore del Pdl.
Per l'ex ministro "non e' fra quelle questioni che fanno parte
dell'agenda del nuovo governo, ma non si puo' certo escludere dal
libero confronto politico e parlamentare. Sono figlio di emigrati
e membro di un movimento politico democratico, moderato,
riformatore, laico ma che dichiara di ispirarsi ai valori del
cristianesimo in quanto sorgente vivificatrice della nostra
civilta'. Per queste ragioni- osserva- ritengo che si tratti di
una questione da affrontare, per contribuire a far crescere il
nostro Paese nell'alveo dei principi di civilta' dell'Europa".
Infine, Bondi conclude: "Da questo punto di vista, rispettiamo
le opinioni espresse dal ministro Riccardi, abbiamo noi stessi
presentato una proposta di legge a firma di Suad Sbai, e
personalmente ho molto apprezzato l'impostazione che ne ha dato
il ministro Cancellieri, secondo cui la cittadinanza ai figli di
immigrati dovrebbe essere concessa ma non automaticamente".
(Wel/ Dire)