CANCRO INFANTILE, 7 BAMBINI SU 10 IN DEPRESSIONE
DOMANI DECIMA GIORNATA, 'SOLETERRE': SÌ A SUPPORTO PSICOLOGICO.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 14 feb. - Il 15 febbraio ricorre
la decima Giornata Mondiale contro il Cancro Infantile. Soleterre
sottolinea il ruolo determinante della psicoterapia nei reparti
di oncologia pediatrica. La chemioterapia non basta: diagnosi di
depressione per 7 bambini oncomalati su 10. L'osservazione dei
piccoli pazienti dell'Istituto Nazionale del Cancro di Kiev
evidenzia come l'intervento di psicologi specialisti aiuti ad
accettare la malattia e le cure, migliorando la risposta del
sistema immunitario e la qualita' di vita dei bambini malati e
delle loro famiglie anche dopo la guarigione. Nella cura del
cancro il legame tra la salute fisica e quella mentale e' sempre
piu' evidente. La cura non e' solo medicinale, deve tenere conto
di una complessa interazione di fattori culturali, psicologici e
affettivi che influiscono sulla sua efficacia. Secondo le stime
del National Comprehensive Cancer Network il 35% degli adulti
malati di cancro soffre di alti livelli di distress,
un'esperienza emotiva di natura psicologica e sociale nella quale
sono compresi problemi invalidanti come la depressione, l'ansia e
il panico. Per i minori non esistono dati precisi in merito
poiche' sono pochissime le strutture, anche nei Paesi
occidentali, che si dedicano alla cura psicologica dei bambini
malati di tumore.
Soleterre, che da 10 anni e' impegnata nell'oncologia
pediatrica, dal suo osservatorio all'interno dell'Istituto
Nazionale del Cancro di Kiev, ha rilevato che circa il 70% dei
bambini malati di cancro soffre di depressione, il doppio degli
adulti. Per questo ha ritenuto fondamentale inserire sin da
subito attivita' di supporto psicologico nel Programma
Internazionale per l'Oncologia Pediatrica che vede impegnata
Soleterre nei Paesi in via di Sviluppo e in situazioni
particolarmente gravi come nell'Ucraina del dopo Chernobyl.
La depressione nei bambini oncomalati rischia di compromettere
il successo delle cure indebolendo il sistema immunitario e la
salute psichica dei sopravvissuti, anche una volta divenuti
adulti.
Non a caso lo scorso agosto la Uicc (Union for International
Cancer Control), di cui Soleterre e' membro, ha deciso di
includere il distress emotivo tra i segni vitali della cura del
cancro (insieme a temperatura corporea, frequenza cardiaca,
pressione sanguigna, ritmo respiratorio e dolore). Questo
significa che nelle linee guida per la cura del cancro si
invitano i dottori a verificare tra le funzioni fondamentali del
corpo anche quelle emotive e psicologiche. Le sedute di
psicoterapia servono a far accettare innanzitutto la malattia e
le cure. Non di rado, infatti, capita che i piccoli pazienti e le
loro famiglie siano spaventati dal dolore e dalla pericolosita'
delle terapie e degli interventi, soprattutto quando prevedono
l'amputazione di un arto. A Kiev, il lavoro con la psicologa nei
reparti di oncologia pediatrica e neurochirurgia ha fatto si' che
nessuna delle famiglie rifiutasse le cure o gli interventi.
Le attivita' ludico ricreative e l'arteterapia usate come
strumento di psicoterapia aumentano la capacita' dei bambini di
affrontare la malattia e i suoi effetti sul corpo, diminuiscono
la depressione e l'ansia e migliorano la capacita' di relazione
tra bambini, famiglie e personale dell'ospedale. Soleterre ha
deciso di focalizzare il suo intervento soprattutto nei Paesi a
basso sviluppo dove si trova l'80% dei bambini a cui ogni anno
viene diagnosticato il cancro. Lavora nelle oncologie pediatriche
fornendo cure e medicinali, strumenti e formazione ai medici,
supporto psicologico e case d'accoglienza per sostenere le
famiglie e i bambini durante i trattamenti in day hospital.
"Soleterre prevede il sostegno psicologico in tutti i Paesi
dove e' attivo il Programma Internazionale per l'Oncologia
Pediatrica- sottolinea Damiano Rizzi, presidente di Soleterre- e
siamo convinti che ovunque, anche in Italia, si debba strutturare
un metodo terapeutico che includa permanentemente nello staff
medico uno psicologo, affinche' il sostegno psicologico sia un
diritto garantito".
L'assistenza psicologica, racconta Natalia Zabolotna,
psicologa senior dei progetti di Soleterre all'Istituto del
cancro di Kiev "aiuta il bambino a indirizzare l'aggressivita' e
la depressione che possono derivare dalla malattia. Se il bambino
non riceve sostegno e' esposto a disturbi d'ansia, fobie e
nevrosi e ripercussioni sull'aderenza alla cura possono impattare
sulla sua vita successiva facendo emergere la rabbia nascosta
nelle relazioni con gli altri e con se stessi".
(Wel/ Dire)
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