AUTISMO, BAMBINO GESÙ: DIAGNOSI PRECOCE È LA MIGLIORE RISPOSTA
CENTRO DEDICATO NEL NOSOCOMIO, OSPITA OLTRE CENTO BIMBI.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 10 feb. - La diagnosi precoce e
l'approccio full immersion che coinvolge e impegna i genitori e'
"la strada piu' efficace per non lasciare le famiglie sole con il
dramma di un figlio autistico". È quanto hanno spiegato i medici
del Bambino Gesu' a fronte dei dati sull'autismo presentati negli
scorsi giorni dal Censis. Nel nosocomio c0e' un centro, 'Una
breccia nel muro', destinato al trattamento dell'autismo per
bambini dai 18 mesi ai 6 anni. All'interno del centro viene
implementato un trattamento di tipo neo-comportamentale atto a
migliorare significativamente le funzioni cognitive, comunicative
e comportamentali del bambino, coerentemente con le linee guida
recentemente emanate dall'Istituto superiore di sanita'.
Durante il percorso terapeutico, per un totale di 12 mesi, le
famiglie dei bambini vengono incluse attivamente nel processo
riabilitativo dei figli - spiegano ancora dal Bambino Gesu' -
mettendo in atto iter formativi intensivi", con lo scopo di
rendere piu' sostenibile la gestione della quotidianita' nei
momenti fuori dal centro, a casa e a scuola. Parallelamente al
nucleo familiare piu' ristretto, viene data la possibilita' anche
ai referenti scolastici di partecipare al progetto educativo
speciale del bambino all'interno del centro. Durante il periodo
di trattamento al centro, ogni bambino e' seguito per 26 ore a
settimana, ma attraverso la formazione dei referenti primari del
bambino (famiglia e scuola) viene garantito un trattamento in
ambiente naturale di circa 12 ore a settimana anche nei periodi
fuori dal centro. Secondo quanto riferisce l'ospedale Bambino
Gesu', seguendo questo percorso terapeutico si raggiungono due
obiettivi principali: il primo e' di fornire gli strumenti
necessari ai genitori affinche' possano gestire al meglio la
problematica dell'autismo, il secondo e' di facilitare un
miglioramento della qualita' di vita del nucleo familiare
attraverso un sostegno continuo sia di tipo emotivo che di tipo
educativo speciale. Il centro e' nato grazie alla collaborazione
con la 'Fondazione handicap dopodinoi onlus' ed e' attivo da
marzo 2010. Finora ha preso in carico circa 100 bambini e le loro
famiglie "con importanti risultati". Riscontri sull'efficacia e
riconoscimenti circa il percorso terapeutico sono arrivati anche
dalla comunita' internazionale attraverso la pubblicazione di
articoli su riviste scientifiche.
(Wel/ Dire)
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