(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 10 feb. - "Un calvario rinnovare
l'invalidita'": e' la denuncia dell'associazione di genitori
'L'Autismo parla' di Palermo. "Facciamo un appello alle forze
sane della societa', agli avvocati sensibili, ai sindacati
affinche' vigilino su tutto questo - si legge in una nota -e
infine a tutti i genitori per sostenere la battaglia del comitato
'L'Autismo Parla' denunciando le loro storie. Ora basta, per i
figli del silenzio urlano i genitori". "I nostri figli ci hanno
imposto di avviare una campagna in cui stiamo raccogliendo tutti
i genitori che hanno vissuto questo calvario. Siamo gia'
tantissimi, insieme faremo formale denuncia contro lo stato,
l'Inps e l'Asp per violenze psicologiche su disabile e mancato
rispetto dei diritti dei soggetti disabili". "Il calvario di una
famiglia e del loro figlio invalido, non finisce nelle mazzette
denunciate coraggiosamente da una mamma, a cui va tutta la nostra
solidarieta' - continua l'associazione -, il percorso da carne da
macello dei nostri figli continua e inizia nella vergognosa
procedura che tra inadempienze e vergognose incapacita', vede
chiamare a visita i nostri figli in quattro luoghi diversi per
ben quattro volte da quattro commissione diverse di Inps ed Asp".
L'associazione riporta il racconto del drammatica esperienza
accaduta a una mamma di una bambina autistica. "Mia figlia e'
invalida, autismo, rientrante nelle patologie psichiche non
guaribili, non curabili e irreversibili - dice il genitore -.
Attualmente e' una minore e ha il diritto, il diritto sacrosanto
al riconoscimento dell'invalidita' civile, dell'accompagnamento e
della legge 104/92". "Preparo per la mia bambina di nove anni
autistica, la documentazione di rito al fine di avviare la
procedura, la invio per il tramite di un qualsiasi patronato, nel
frattempo mia figlia resta senza il mensile dell'invalidita' ed
io sono costretta a dimezzare le terapie che pago privatamente -
continua -. Vengo chiamata a visita dopo quattro o cinque mesi".
L'Asp convoca la bambina per invalidita' civile e 104/92,
precisando che sara' "in commissione integrata" (cioe' in cui e'
presente sia Inps che Asp). "Entro quando viene il mio turno,
esibisco tutta la documentazione, chiedo se in commissione c'e'
un medico ma trovo solo un impiegato che trascrive al computer la
mia documentazione. Tra pianti e urla della mia piccola saluto e
torno a casa"."Dopo otto mesi circa, mi scrive l'Inps, dicendomi
che deve rivedere mia figlia nella sua sede perche' la sua
invalidita' va verificata, nel frattempo scopro da questa lettera
che hanno sdoppiato invalidita' civile e legge 104, che
concretamente significa che per la legge 104/92 mi dovranno
chiamare per una visita a parte. Vado all'Inps, porto la mia
bambina e porto anche il mio medico, perche' i controlli sono
giusti e se vogliono sapere di piu' lo faccio. Solito carnaio,
solita trafila, arriva il nostro turno: in una stanzetta con due
amministrativi, faccio presente che c'e' il mio medico ma non ne
tengono conto e prendono la copia di cio' che aveva gia' scritto
la commissione esaminatrice di otto mesi prima". "Trascorre un
anno intero ma ancora non ricevo il verbale e la mia bambina e'
ancora senza pensione di invalidita' e terapie. Vado all'Inps, mi
faccio sentire e finalmente mi danno la copia del verbale, in cui
ovviamente, le riconoscono l'invalida al 100% con
accompagnamento, da rivedere a diciotto anni. Ovviamente questo
calvario si e' ripetuto identico per la 104/92, con l'aggravio
che senza la 104 io non posso neppure assentarmi dal mio luogo di
lavoro per prendermi cura della mia bambina disabile". Ci
chiediamo da genitori, quali siano le vere motivazioni di tale
via crucis - dice Rosi Pennino, responsabile dell'associazione
'l'Autismo Parla' -, ce lo chiediamo mentre continuiamo a fare
carte e procedure per il pass H, per l'esenzione, e per tutti gli
altri 'privilegi' di cui godono i nostri figli, ce lo chiediamo
convinti che in controlli tutelino i nostri figli dai falsi
invalidi, ma nel frattempo scopriamo che queste efficienti
commissioni di Asp e Inps godono del pagamento di un'importante
gettone di presenza elargito ai componenti, che ovviamente viene
corrisposto in funzione del numero di commissioni che si fanno".
(Wel/ Dire)