IL DL SEMPLIFICAZIONI SBARCA IN GAZZETTA, PER LA SCUOLA AUTONOMIA SÌ MA SENZA NUOVI FONDI
QUELLA FINANZIARIA SI 'SGONFIA', RESTA PIANO EDILIZIA.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 10 feb. - Potenziamento del
sistema di valutazione, piu' autonomia (ma con regole tutte da
definire) per gli istituti, un piano per rinnovare l'edilizia
scolastica e risparmiare energia anche con la collaborazione
degli enti locali. Sono i punti cardine del decreto
semplificazioni approvato una settimana fa dal governo e uscito
in Gazzetta Ufficiale.
AUTONOMIA SI', MA SENZA NUOVI FONDI - L'articolo 50 e'
interamente dedicato all'autonomia scolastica. Ma tutto e'
demandato a successive linee guida da approvare entro 60 giorni
da oggi. Previo parere positivo delle Regioni. Le scuole dovranno
avere un organico 'funzionale' (non si parla piu' di organico
triennale) per "l'ordinaria attivita' didattica, educativa,
amministrativa, tecnica e ausiliaria, le esigenze di sviluppo
delle eccellenze, di recupero, di integrazione e sostegno ai
diversamente abili e di programmazione dei fabbisogni di
personale scolastico". Per il sostegno ai disabili l'organico
sara' in rete fra piu' scuola. Tramortita l'autonomia finanziaria
che si sgonfia: si parla di "eventuale ridefinizione nel
rispetto della vigente normativa contabile degli aspetti connessi
ai trasferimenti delle risorse alle medesime, previo avvio di
apposito progetto sperimentale". Un lungo giro di parole per
dire: se ne riparlera'. Tutte le novita' dell'articolo, poi, non
dovranno costare un euro, vanno applicate senza "nuovi o
maggiori oneri a carico della finanza pubblica".
LA VALUTAZIONE VERSO IL POTENZIAMENTO - Viene potenziato il
sistema di valutazione all'articolo 51 con l'Invalsi, l'istituto
che se ne occupa, che potra' avvalersi anche dell'Agenzia per la
diffusione di tecnologie per l'innovazione. Le scuole saranno di
fatto obbligate a partecipare ai test che rienterarnno
nell'"attivita' ordinaria d'istituto".
CONFERMATO IL PIANO PER L'EDILIZIA - Si va verso la
modernizzazione del patrimonio immobiliare scolastico e la
riduzione dei consumi e miglioramento dell'efficienza degli usi
finali di energia con un apposito piano. Edifici pubblici non
piu' utilizzati potranno essere permutati con altri beni immobili
utili per diventare scuole. In attesa dell'attuazione del piano
si procedera' con la messa in sicurezza di istituti le cui
problematiche saranno considerate delle priorita'. Si potranno
anche gia' costruire nuovi edifici. E gli enti proprietari di
edifici adibiti a istituzioni scolastiche, le universita' e gli
enti di ricerca vigilati dal Ministero dell'istruzione,
dell'universita' e della ricerca, dovranno adottare, entro 24
mesi dalla data di entrata in vigore del decreto, misure di
"gestione, conduzione e manutenzione degli immobili finalizzate
al contenimento dei consumi di energia e alla migliore efficienza
degli usi finali della stessa".
(Ami/ Dire)
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