(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 7 feb. - E' iniziato tutto
quando le e' stato 'soffiato' il fidanzatino. La rabbia di una
ragazza di 13 anni si e' prima riversata su un social network,
con offese e ripicche nei confronti della sua rivale, e in
seguito si e' trasformata in una vera e propria un'aggressione
fisica. Il padre della vittima, prima intenzionato a risolvere la
questione denunciando tutto alla Polizia, e' poi rimasto
coinvolto dalla violenza, aggredendo a sua volta il genitore di
una delle ragazze del gruppo. I risvolti investigativi
dell'indagine, condotta dagli agenti del commissariato Colombo,
diretti da Agnese Cedrone, hanno portato alla denuncia di tre
minori e all'arresto del padre della vittima dell'aggressione.
La storia: la 13enne, dopo gli insulti via
web, ha sfidato la rivale, invitandola ad un appuntamento per
"chiarire" la situazione. Nel piazzale antistante la fermata
della metro Garbatella, alla presenza di alcuni ragazzini
invitati a fare da spettatori, spalleggiata da tre amiche, ha
colpito la 'rivale' in amore, una 14enne che e' poi dovuta
ricorrere a cure mediche per le lesioni riportate.
Le ragazze responsabili del gesto, identificate dagli
investigatori del commissariato Colombo sono appunto state
denunciate in stato di liberta' per lesioni al Tribunale per i
minorenni. La questione non si e' pero' conclusa. Infatti non e'
andata giu' al padre della vittima, che ha presentato una querela
in commissariato nei confronti della 13enne. Inoltre, una volta
conosciute le condizioni di salute della figlia, ha reagito
dirigendosi verso la casa dei genitori della minore, nel
quartiere Ostiense, deciso a farsi giustizia da solo.
Gli agenti, intuendo le intenzioni dell'uomo, lo hanno seguito
bloccandolo. Alla vista della Polizia, l'uomo si e' scagliato
anche contro gli agenti. Condotto in ufficio, S.M. 42 anni,
queste le iniziali del suo nome, e' stato arrestato per
resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.
(Com/Rel/ Dire)