(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 7 feb. - "Internet richiede una
responsabilita' condivisa da parte delle Istituzioni, della
scuola, dei genitori, dei media, degli operatori sociali, delle
Forze dell'Ordine e delle imprese che operano in Rete per la
tutela dei diritti dei cittadini e, in particolare, per rendere
il Web un luogo piu' sicuro per bambini e ragazzi". Lo sottolinea
il presidente della Camera, Gianfranco Fini, intervenendo a
Montecitorio alla celebrazione della giornata europea 'Safer
Internet Day 2012'.
Per Fini "occorre un impegno congiunto per contrastare gli
abusi e per perseguire i reati e, al tempo stesso, per promuovere
la funzione educativa del mezzo digitale. La Camera dei deputati
e' davvero lieta di ospitare la celebrazione del Safer Internet
day 2012 che promuove l'uso sicuro di Internet attraverso la
lotta alle informazioni di contenuto illegale e nocivo. La
Camera- continua il presidente- e' particolarmente sensibile e
impegnata nella promozione e nel sostegno di iniziative volte a
fornire alle nuove generazioni strumenti che le rendano piu'
consapevoli di fronte alle insidie presenti nel Web, ma senza
limitarne il diritto alla liberta' d'espressione".
L'attivita' di prevenzione e di controllo e' "preziosa", ma,
avverte la terza carica dello Stato, "e' altrettanto necessario
che ne siano protagonisti i giovani stessi. Occorre spiegare ai
ragazzi come reagire con decisione di fronte a contenuti e a
comportamenti potenzialmente dannosi. Altrettanto indispensabile
e' che anche i genitori e gli insegnanti acquisiscano una piu'
ampia familiarita' con i mezzi informatici che li renda in
maggior misura in grado di proteggerli".
Fini cita una ricerca finanziata dal Programma Safer Internet
e condotta su circa 25.000 ragazzi, dai 9 ai 16 anni, in 25 Paesi
europei, da cui emerge che "i bambini italiani si avvicinano
all'uso di Internet verso i dieci anni, un'eta' piu' elevata
rispetto alla media europea, ma se questo aspetto li rende per
certi versi meno vulnerabili, di converso scontano una relativa
mancanza di competenze. Per questo e' necessario in primo luogo
migliorare l'alfabetizzazione e la diffusione delle competenze
necessarie per operare nel mondo digitale in sicurezza".
Fini solleva poi il tema dei "crimini perpetrati con lo
strumento di Internet. Dai dati del Rapporto Unicef 2011 sulla
sicurezza dei bambini on-line emerge che soltanto nel 2010 sono
stati individuati, a livello globale, circa 16.700 siti web
contenenti immagini di carattere pedopornografico. Non meno
spregevoli e preoccupanti sono fenomeni come l'adescamento dei
minori in rete, che tristi fatti di cronaca hanno messo
recentemente in luce. Ne' va trascurato l'insorgere del
cosiddetto bullismo elettronico".
Per questo "servono politiche di prevenzione affinche'
Internet continui a essere uno spazio utile e libero in cui i
ragazzi possano giocare, apprendere, esprimere la loro
creativita', stabilire relazioni con i loro coetanei e
condividere conoscenze. Il diritto del minore a uno sviluppo
equilibrato e' riconosciuto da numerosi strumenti giuridici
nazionali e internazionali".
E' quindi importante il "dialogo tra le diverse generazioni,
anche nel campo delle nuove tecnologie" e spetta "alle
Istituzioni, alla societa' civile e a tutti i soggetti della Rete
fare in modo che la liberta' si coniughi in primo luogo con la
responsabilita' e per essere responsabili in Internet e' evidente
che bisogna conoscerlo".
(Tar/ Dire)