(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 3 feb. - Il Governo "avvii in
tempi rapidi la mappatura delle strutture ponte che ospitano in
modo provvisorio le migliaia di bambini e adolescenti stranieri
che arrivano in Italia con i viaggi della speranza e della
disperazione. E' la strada per evitare il ripetersi di situazioni
vergognose e contrarie al diritto internazionale come quella di
Lampedusa, dove i minori sono stati trattenuti anche mesi insieme
agli adulti". Lo dice il senatore del Pd Francesco Ferrante, Vice
presidente della Fondazione IntegrA/Azione, che ha rivolto
un'interrogazione parlamentare ai ministri del Welfare,
dell'Interno e della Cooperazione internazionale.
Vista la sua posizione nel Mediterraneo, l'Italia e' il
principale punto di approdo per le migliaia di persone in fuga
dalla poverta' estrema e dalle rivolte. Tra queste persone ci
sono anche bambini e adolescenti, che arrivano a bordo di navi,
barconi o nascosti nei tir, soli e in media con un'eta' compresa
tra i 15 e i 16 anni. Il Comitato per i Minori Stranieri del
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sostiene che sono
maschi, prevalentemente di nazionalita' afghana (1.370), egiziana
(1.058) e tunisina (1.027), seguite da Marocco, Bangladesh e
Mali. Una volta arrivati spesso li attende la durezza della
strada, lo sfruttamento sessuale o lavorativo, la realta' del
carcere. Una volta rintracciati sul territorio nazionale, i
minori sono inviati a strutture dedicate o, qualora non ci fosse
disponibilita' di posto, alle cosiddette strutture ponte. Ad
oggi, pero', non esiste un censimento di queste strutture e non
si conosce quali siano quelle individuate per accogliere minori.
Secondo il Pd, "i ministri del Welfare, dell'Interno e della
Cooperazione internazionale dovrebbero immediatamente potenziare
la messa in rete di servizi di prima e seconda accoglienza per
questi ragazzi, e stabilire un sistema di monitoraggio sugli
standard minimi di qualita', stanziando dei fondi destinati ad
incentivare dei progetti che permettano finalmente la creazione
di una reale integrazione dei minori soli, anche attraverso il
riconoscimento della nazionalita' italiana".
(Ami/ Dire)