(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 3 feb. - "Arrabbiati,
preoccupati e desiderosi di maggiore apertura". Ecco come si sono
definiti i numerosi psicologi e psichiatri che in questi giorni
hanno aderito alla petizione lanciata dall'Istituto di
Ortofonologia per far riaprire un tavolo di confronto sulle linee
guida sull'autismo, presentate lo scorso 26 gennaio a Roma
dall'Istituto Superiore di Sanita'. "Sono disposto a supportare
la necessita' di rivedere ed ampliare il testo in questione. Ho
gia' espresso alcuni pareri sull'argomento e sto lavorando alla
stesura di un position statement dove vengono affrontati i limiti
principali". Lo ha affermato Marco Bertelli, presidente della
sezione Disabilita' Intellettiva dell'associazione mondiale di
Psichiatria, sempre a sostegno della petizione. Le polemiche non
si placano, continuano le tantissime richieste di confronto, tra
cui quelle dei centri di Riabilitazione, Asl, scuole di
Psicoterapia di tutta Italia, associazioni di Psicoterapia, i
Consultori di psicoanalisi applicata, l'Unione nazionale
pediatri, la Confederazione italiana pediatri ed il Centro studi
di psicomotricita' psicologia e neuropsichiatria infantile. Tutte
queste realta' chiedono "la riapertura del dibattito e del
confronto tra specialisti che rappresentano differenti approcci
teorici e clinici per la definizione delle linee guida
sull'autismo, perche' la presa in carico dei bambini deve essere
globale". Occorre, infatti, secondo il presidente
dell'Associazione di psicoterapia psicoanalitica dell'infanzia,
adolescenza e famiglia, Giovanna Maria Mazzoncini, "istituire una
nuova commissione che ampli e approfondisca la complessita' degli
interventi necessari, proponendo una metodologia non settoriale e
un'impostazione che tenga conto anche di importanti apporti
scientifici esclusi dal documento presentato". Sulla tecnica
neo-comportamentale Aba un "netto dissenso" e' stato espresso
anche dall'associazione Onlus Pianeta Handicap di Rovigo. Per far
riaprire quindi un dibattito che "favorisca un confronto tra i
vari approcci teorico-clinici" e che contrasti "l'esercizio di un
monopolio che minera' alla base la liberta' dell'operatore di
scegliere la cura in base al proprio orientamento e alla gravita'
del disturbo, e quella del paziente di condividere il progetto
terapeutico", l'Istituto di Ortofonologia ha avviato una
petizione sul sito www.ortofonologia.com. Nel testo si afferma
che oggi piu' che mai si rende necessaria una "unita' di intenti
che sappia andare oltre la singola specificita' per garantire un
approccio completo all'individuo, non solo per l'autismo ma anche
per tante diverse patologie che si troverebbero ad essere
affrontate con la stessa unica tecnica validata con la medesima
modalita'". Per avviare il procedimento di riapertura delle linee
guida si richiedono, dunque, i consensi di tutti coloro che, pur
nella specificita' della propria formazione, "riconoscono la
centralita' degli affetti, delle emozioni e della relazione nello
sviluppo e nella strutturazione di una patologia tanto
complessa". Per aderire alla
petizione basta inviare un'email
all'indirizzo
ufficiostampa@ortofonologia.org.
(Wel/ Dire)