(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 3 feb. - Ben 2.293 ingressi nei
centri di prima accoglienza a seguito di arresto, fermo o
accompagnamento; 1.224 ingressi negli istituti penali per
minorenni, con una presenza media giornaliera di 482 ragazzi;
1.831 collocamenti nelle comunita' e 13.500 minori non presenti
in strutture residenziali (Cpa, Ipm, Comunita'), ma seguiti
comunque dagli uffici di Servizio sociale. Questi i dati forniti
dal dipartimento per la giustizia minorile, nel periodo dicembre
2010/novembre 2011, e forniti in occasione dell'inaugurazione
dell'anno giudiziario.
Le cifre mostrano un aumento della presenza di minori italiani
rispetto agli stranieri, sia nei Centri di prima accoglienza che
negli istituti penali. I minori stranieri provengono in
maggioranza dall'Est europeo e dal Nord Africa. Nel 93% dei casi
si tratta di ragazzi maschi che hanno un'eta' compresa tra l 16 e
i 17 anni. Tra i reati contestati il 60% riguarda quelli contro
il patrimonio (furti e rapine), mentre le violazioni delle
disposizioni in materia di sostanze coinvolge il 10% dei fermati.
In generale il 18% dei reati ha a che fare con lesioni personali
volontarie. Le grandi citta' come Roma, Milano, Napoli, Torino,
Firenze e Catania, registrano il maggior numero di ingressi nei
centri di prima accoglienza, mentre l'80%, dei collocamenti nelle
Comunita' avviene nelle strutture del privato sociale, data
l'esiguita' dei posti nelle comunita' dell'amministrazione della
Giustizia. I provvedimenti di messa in prova sono aumentati e
sono stati rivolti per il 40% dei casi a giovani adulti. La
giustizia minorile e' stata esercitata rafforzando la
collaborazione con gli Enti e le Amministrazioni locali e con il
Terzo settore,con il mondo dell'associazionismo e
dell'imprenditoria. Gli interventi di mediazione penale si sono
caratterizzati sempre piu' positivamente per la valenza sociale
ed educativa.
(Wel/ Dire)