SIPPS, PRESIDENTE: E' DOVERE PROMUORE CULTURA INFANZIA
5 OBIETTIVI, TRA CUI RIAFFERMARE RUOLO PEDIATRA E PROMUOVERE GENITORIALITA'
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 21 dic. - La Societa' italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps) ha fatto "suo il concetto che ogni bambino e' speciale e' ha diritto a non diventare un adulto qualunque. Per la stessa ragione e' un dovere, per tutte quelle figure professionali impegnate a livello pedagogico e assistenziale, promuovere la 'cultura' dell'infanzia. Una cultura che presuppone e comporta una premessa e una promessa d'amore". Lo scrive il presidente della societa' scientifica, Giuseppe Di Mauro, in 'SIPPS Informa' di questo mese.
"In quest'ottica e con il preciso obiettivo di promuovere il diritto alla salute di ogni piccolo futuro adulto- ha proseguito- la nuova squadra Sipps, nel riaffermare il ruolo chiave del pediatra quale figura di riferimento per la crescita sana e sicura del bambino, sara' interlocutore attento per rilanciare il concetto del 'curare le malattie' sensibilizzando e promuovendo la nuova cultura del 'prendersi cura' dei bambini". Si tratta di "un atteggiamento di impegno e di responsabilizzazione, oltreche' di coinvolgimento professionale e culturale- ha spiegato il presidente- significa rispettoso ascolto dei bambini e delle famiglie, per entrare con loro in sintonia, con il preciso obiettivo di fornire supporto, sicurezza e tranquillita'".
La Societa' italiana di pediatria preventiva e sociale, nel recepire i segnali di disagio che sempre "piu' forti e numerosi giungono dal territorio, dalla scuola, dalle famiglie e dagli operatori impegnati in una realta' sociale che esige nuove regole, intende rispondere concretamente ai professionisti che si occupano del bambino e della sua educazione, genitori in primis". Questi in sintesi alcuni dei piu' importanti obiettivi rivolti al sociale che Sipps continuera' a promuovere: "Riaffermare il ruolo chiave della figura del pediatra, quale riferimento sia per la famiglia che per le istituzioni; sensibilizzare e formare gli operatori sanitari ed i medici alla cultura della 'comunicazione'; formare le figure che si occupano dell'infanzia ad identificare i segnali di disagio di famiglie e bambini; promuovere la diffusione del concetto di 'genitorialita''; alzare il livello di attenzione sulle situazioni di disagio e sugli abusi. Va infine riaffermata l'importanza delle campagne di sensibilizzazione ad ampio raggio, promosse dai pediatri con il pieno coinvolgimento delle famiglie e degli educatori, in quanto la corretta comunicazione facilita il compito preventivo, diagnostico e terapeutico del pediatra stesso, appaga, arricchisce e convince il nostro interlocutore, rafforza il rapporto di fiducia con i genitori, contribuisce a mitigare le differenze di cultura medica, riducendo cosi' lo stress che tale divario puo' generare nelle successive interazioni Genitore-Pediatra".
La Sipps opera attraverso i pediatri, ma mira ad una ricaduta del proprio lavoro sulle famiglie e sui bambini, coopera con le istituzioni e si avvale di strumenti e attivita' di comunicazione esterna. "L'era in cui viviamo viene definita anche l'era dell'informazione e della comunicazione- ha ricordato Di Mauro- la diffusione dei media, sempre piu' interattivi, estende con rapidita' impressionante le conoscenze sulle malattie e sui mezzi per curarle e prevenirle anche tra i non addetti ai lavori.
Grazie all'impegno di Editeam, con il nuovo 'SIPPS Informa', si evince l'importanza che la Sipps pone nella comunicazione e quanto voglia mettere in evidenza i nuovi ambiti in cui una societa' scientifica deve muoversi: la scienza da un lato e il rapporto con le famiglie, con la scuola, con i media e con la societa', dall'altro. E perche' questi due estremi possano virtuosamente entrare in contatto tra loro, e' necessaria una grande capacita' di comunicare".
Oggi, grazie ai progressi della scienza medica e della tecnologia di cui si puo' disporre, "molte delle tradizionali patologie dell'infanzia sono scomparse o drasticamente diminuite; viceversa ci sono nuove emergenze, molte delle quali legate agli stili ed alle condotte di vita. Pensiamo soltanto all'obesita' infantile, ai disturbi della condotta alimentare degli adolescenti, alle depressioni o agli incidenti che sono la prima causa di morte nei bambini. Per fronteggiare queste emergenze, lo strumento piu' efficace e' la prevenzione ed e' quindi indispensabile- ha concluso Di Mauro- accrescere il livello di consapevolezza delle famiglie e di chi e' a contatto con i bambini e gli adolescenti. Il Pediatra e' la figura piu' indicata per svolgere questo delicatissimo compito".
(Wel/ Dire)
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