BENEFICIARI 13MILA BIMBI VITTIME CONFLITTI SOMALIA E CONGO
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 21 dic. - L'Unione Europea devolve parte del premio monetario del Nobel per la Pace a Save the Children e al Consiglio Norvegese per i Rifugiati: i beneficiari saranno 13.000 bambini vittime dei conflitti in Somalia e nella Repubblica Democratica del Congo.
L'Ufficio per gli aiuti umanitari dell'Unione Europea ha annunciato a Bruxelles la volonta' di assegnare a Save the Children e al Consiglio Norvegese per i Rifugiati 900.000 euro dei 2 milioni previsti dal compenso monetario del Premio Nobel per la Pace, vinto ad ottobre dall'Ue. Grazie a questi fondi, le due organizzazioni raggiungeranno con i loro progetti 13.000 bambini colpiti da situazioni di conflitto, in particolare 4.000 minori somali rifugiati al confine nella cittadina di Dollo Alla, e 9.000 bambini congolesi coinvolti negli efferati scontri del Nord Kivu. I progetti individuati da Save the Children e dal Consiglio per i Rifugiati Norvegese assicureranno a migliaia di minori estremamente vulnerabili l'accesso a spazi sicuri e protetti, dove potranno frequentare sessioni didattiche ed educative, ed iniziare un percorso di recupero dai traumi vissuti, ricevendo il supporto adeguato per ricostruire e portare avanti le loro vite.
"È fondamentale che agenzie governative come l'Ufficio per gli aiuti umanitari dell'Ue (Echo) guardino all'educazione come componente chiave per la risposta ai bisogni dei bambini che hanno vissuto situazioni di conflitto, assicurando un diretto coinvolgimento delle strutture sovranazionali nelle operazioni umanitarie", ha dichiarato Valerio Neri, direttore generale di Save the Children Italia. "Siamo felici ed onorati- prosegue Valerio Neri- che il premio monetario venga destinato a progetti di educazione in aree di conflitto. È molto gratificante per chi lavora ogni giorno a sostegno dell'infanzia in territori estremamente difficili, poiche' la componente educativa dovrebbe essere considerata parte cruciale di ogni risposta umanitaria, insieme all'organizzazione dei rifugi e alla fornitura di cibo e cure mediche".
I fondi dell'unione europea consentiranno di formare insegnanti, sia uomini che donne, e assicurare un insegnamento di qualita'. In particolare a Dollo Ado in Etiopia, enfasi verra' data al ritorno sui banchi della componente femminile della popolazione, incluse le giovani madri e le ragazze in attesa. Il 60% dei beneficiari infatti saranno ragazze tra gli 11 e i 14 anni. Save the Children e il Comitato Norvegese per i Rifugiati predisporranno scuole temporanee e spazi d'apprendimento, dove oltre alla formazione dei docenti arricchiranno l'offerta formativa fornendo materiali didattici essenziali come testi, cancelleria e materiale ludico-ricreativo.
I 13.000 bambini destinatari del progetto finanziato dai fondi Ue infine beneficeranno delle attivita' previste dai progetti di Save the Children in materia di igiene, salute e nutrizione, cosi' come in quelli di protezione, per identificare e proteggere i minori dalle minacce e i rischi associati al vivere nei campi profughi.
(Wel/ Dire)