ZINGARETTI PRESENTA VINCITORI BANDO 'COLOMBINI' A REBIBBIA.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 14 dic. - Ventuno progetti di associazioni, circoli e fondazioni finanziati dalla Provincia di Roma con l'obiettivo di migliorare la vita della popolazione carceraria e favorire percorsi di inclusione sociale dentro e fuori gli istituti di pena. Sono i vincitori del bando pubblico provinciale da 300 mila euro intitolato 'Leda Colombini', che l'hanno spuntata tra 92 progetti di enti no-profit presentati e che lavoreranno a Rebibbia, Regina Coeli, Istituto minorile di Casal del Marmo ma anche fuori dalla Capitale, nelle carceri di Civitavecchia e Velletri. A presentare la graduatoria e i 21 vincitori del bando e' stato il presidente della Provincia, Nicola Zingaretti, in una conferenza stampa all'interno della V Sezione penale di Rebibbia. Insieme a lui l'assessore alle Politiche sociali, Claudio Cecchini, il direttore del carcere, Stefano Ricca, e il garante dei detenuti del Lazio, Angiolo Marroni, per 59 anni marito di Leda Colombini, insieme al figlio Umberto, capogruppo del Pd in Campidoglio. Presente anche il presidente della Consulta permanente cittadina di Roma Capitale per i problemi penitenziari, Lillo Di Mauro.
Dalla consulenza psicologica alle madri detenute, dell'associazione 'A Roma, insieme', al progetto 'Princesa' del circolo Mario Mieli, fino alla 'Dignita' dentro e fuori il carcere' promossa dalla Comunita' di Sant'Egidio, sono tante le iniziative per adulti e minori finalizzate all'accoglienza, alla formazione, all'integrazione e alle attivita' socio-culturali e ludico-ricreative e anche al sostegno della genitorialita' e tutela delle relazioni familiari, che entraranno negli istituti di Roma e provincia.
Per Angiolo Marroni si tratta di "un'iniziativa importante nata da un'idea molto bella e generosa della Provincia. Io ho conosciuto Leda da giovane, ed e' sempre stata attenta al sociale, a partire dalla difesa delle donne e dalla tutela dei detenuti". Questo bando "e' un onore", ha aggiunto il garante, annunciando che "si sta lavorando a un archivio storico di Leda Colombini, che sara' accolto nell'archivio di Montecitorio". Inoltre, venerdi' mattina sara' inaugurata nel carcere di Rebibbia una mostra di pittura - a cura dei detenuti - a lei dedicata.
Il messaggio di fondo della giornata di oggi, ha detto Zingaretti, "e' che tutti, soprattutto le istituzioni possono fare qualcosa, anche in un periodo di grande crisi, per cambiare e migliorare le cose. Noi abbiamo sempre salvaguardata i capitoli di bilancio riguardanti il sociale, mettendo in campo iniziative come Prevenzione mille, per rafforzare l'attenzione nei luoghi di sofferenza urbana, e oggi con il bando 'Leda Colombini', dedicato tra l'altro non casualmente a una grandissima persona, per sostenere progetti volti a migliorare la qualita' della vita nel mondo carcerario, non solo quella dei detenuti". Questo, ha concluso il presidente della Provincia, "e' un bell'esempio di come la politica puo' essere nobile e bella e al di fuori dei favoritismi e dei 'baciamo le mani'" Cecchini ha spiegato che "siamo consapevoli delle condizioni critiche del sistema carcerario nazionale e laziale, che poi e' uno dei primi indicatori di civilta' di un Paese, e in un momento in cui il diritto costituzionale al recupero dei detenuti e' messo in discussione dal sovraffollamento e dalla carenza di risorse, la Provincia ha voluto mettere in campo questo bando, dedicandolo a una grande persona". Per l'assessore, "trecentomila euro agli organismi di volontariato per le carceri di Roma e anche del territorio, perche' ci sono anche quattro progetti a Civitavecchia e uno a Velletri, sono un bel segnale. Magari e' un intervento non risolutivo, ma comunque un esempio di volonta' e impegno per dare una risposta".
Per l'occasione, i detenuti di Rebibbia hanno consegnato a Zingaretti una targa e un quadro, da loro dipinto, in segno di riconoscenza. Poi, al termine della conferenza stampa, lo stesso presidente della Provincia ha dato il calcio d'inizio a un'amichevole tra i detenuti del carcere e una rappresentativa esterna.
(Wel/ Dire)