(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 14 dic. - "Siamo contrari alla proposta di legge che vuole permettere ai figli adottivi di conoscere i propri genitori biologici", e' netta la presa di posizione dell'Anfaa (Associazione Nazionale Famiglie Adottive e Affidatarie), espressa dal presidente Donata Nova Micucci, di fronte alla possibile modifica alla legge attuale che garantisce il riserbo ai genitori naturali che concedono in affido i propri figli. Una posizione che potrebbe sembrare andare contro il diritto dei figli ma che l'Anfaa argomenta con tre motivazioni: "Innanzitutto si tratta di un problema sopravvalutato, in quanto a differenza di quanto i media spesso portano a credere, solo una piccola minoranza dei figli adottivi cerca i suoi genitori biologici; in secondo luogo andrebbe a ledere i diritti dei genitori che legalmente non hanno riconosciuto i figli e inoltre tenderebbe a svalutare il ruolo dei genitori adottivi, riabilitando il vecchio preconcetto che vede prevalere il legame di sangue, mentre invece i veri genitori sono da considerare quelli adottivi, non quelli naturali che sono solo i generatori biologici".
Secondo la presidente dell'Anfaa il diritto alla segretezza della madre va garantito sempre e comunque per "tutelare la salute sia della donna che del nascituro e per evitare soluzioni drammatiche come l'abbandono o l'infanticidio, che rischierebbero di aumentare qualora le donne non vedessero piu' riconosciuto il loro diritto all'anonimato permanente". La richiesta avanzata dall'Anfaa verso le istituzioni e' invece quella di adoperarsi per "preparare e supportare costantemente le famiglie adottive, di fronte ai problemi che la crescita del figlio adottivo pone, anche in relazione alla possibile ricerca dei genitori biologici".
Per questo una larga parte del congresso organizzato dall'Anfaa in occasione del cinquantenario della propria fondazione e' stato appunto dedicato al tema dell'educazione delle famiglie adottive, dando spazio alle testimonianze di figli (ormai adulti) e genitori adottivi, in modo da permettere di capire alla platea quali sono gli errori piu' comuni cui i genitori rischiano di andare in contro. "Spesso le problematiche maggiori possono derivare dalla paura e dalla difficolta' dei genitori adottivi nel trovare risposte alle domande che un figlio adottivo necessariamente si pone nel suo percorso di crescita - ha spiegato un figlio adottivo ormai adulto - mentre e' proprio fornendo risposte vaghe e lacunose alle domande del bambino che si rischia di compromettere il rapporto futuro, generando barriere comunicative difficili da risolvere".
(Wel/ Dire)