(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 27 apr. - Nella Giornata mondiale contro la malaria si e' tornati a parlare di questa terribile malattia che ancora oggi causa la morte di piu' di 2 milioni di persone l'anno, soprattutto bambini sotto i 5 anni e donne incinte. L'infezione viene trasmessa con il semplice morso di una zanzara infettata da uno dei quattro parassiti malarici, il piu' aggressivo dei quali e' il Plasmodium Falciparum, molto diffuso in Zimbabwe e in Myanmar. Insieme alla tubercolosi e all'Aids, l'infezione malarica e' una delle maggiori sfide allo sviluppo dei Paesi poveri. Senza vaccino e con un parassita che diviene sempre piu' resistente ai farmaci, la prevenzione si dimostra oggi l'arma piu' efficace.
Cesvi, si legge in una nota, "da tempo lavora per far fronte a questo killer silenzioso. Da piu' di 10 anni e' presente in Myanmar, nella regione dello Shan, con un vasto programma di lotta alla malaria. In questo Paese la malaria e' ancora la principale causa di morte, in particolare nelle zone rurali, in cui si registrano oltre il 70% dei casi. La mancanza di conoscenze sanitarie, le scarse condizioni igieniche e la poverta' causano nel 70% delle donne anemia e questo crea serie complicazioni soprattutto alle donne gravide. Particolarmente allarmante e' inoltre il tasso di mortalita' infantile e quello dei bambini al di sotto dei cinque anni di eta'". Il programma avviato da Cesvi raggiunge oltre 220 mila persone in 1054 villaggi: l'obiettivo e' quello di offrire a tutti l'accesso alla diagnosi e al trattamento della malaria, oltre che diffondere una maggiore conoscenza della malattia e delle modalita' di prevenzione (maggiori informazioni nel video "We want to be malaria free" all'indirizzo internet http://youtu.be/InajxfFirOI).Sono attivi sette team, composti ciascuno da un medico, un infermiere, un microscopista e un assistente sanitario; questo personale locale svolge interventi medici in cliniche rurali e, attraverso una clinica mobile, raggiunge i villaggi piu' remoti. "In un Paese caratterizzato da servizi di salute pubblica inadeguati e insufficienti, da tensioni etniche, da difficili condizioni di vita e da forti difficolta' negli spostamenti, la popolazione locale ha un accesso molto limitato a servizi sanitari di qualita'. In questo contesto il ruolo delle nostre cliniche e' cruciale e ben supportato dalle comunita' locali" - spiega Daniele Panzeri, Responsabile Cesvi in Birmania". I team medici, supportati da una rete di volontari presenti in ogni villaggio, conducono attivita' di prevenzione, diagnosi e trattamento farmacologico antimalarico. Il ruolo dei volontari locali e' fondamentale poiche', vivendo loro stessi nei villaggi, possono intervenire tempestivamente. Inoltre, attraverso incontri pubblici si promuove l'uso di zanzariere impregnate e i modi per fronteggiare la malnutrizione e denutrizione infantile. Dal 2007 ad oggi l'ong italiana ha distribuito 150.000 zanzariere impregnate di insetticida di lunga durata (dai 3 ai 5 anni) e altre 70.000 verranno distribuite nel 2012". Grazie all'intenso lavoro Cesvi e' riuscito a contribuire in maniera significativa a questa battaglia. I dati ufficiali dimostrano che dal 2001, anno in cui ha iniziato a lavorare in Myanmar, le persone affette dalla malaria sono sostanzialmente diminuite" - aggiunge Panzeri - "Si e' passati dalla diagnosi di un caso di malaria ogni cinque, a uno ogni venti. Cio' significa che l'intervento ha ridotto il livello di endemicita' della malaria del 75%. I risultati ottenuti nella nostra lotta possono essere consolidati con una collaborazione ancora piu' stretta con il Ministero della Salute birmano e, considerato l'esito delle recenti elezioni suppletive, abbiamo sempre piu' fiducia in questo supporto".
(Wel/ Dire)