'DARE RISPOSTE EFFETTIVE A GIOVANI: 7 PUNTI CONTRO PRECARIETÀ'.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 24 apr. - Gli studenti italiani tornano in piazza il 10 maggio. A raccogliere l'invito di mobilitazone, "per sostenere una politica di contrasto alla precarieta' e le richieste di modifica al provvedimento, perche' ai giovani di questo Paese siano date delle risposte effettive", lanciato dalla Cgil settimana scorsa per il 10 maggio, e' l'Unione degli universitari, insieme alla Rete degli studenti medi. Le ragioni della protesta le spiega Michele Orezzi, coordinatore nazionale dell'Unione degli universitari: "Non solo l'istruzione pubblica italiana e' in agonia profonda, ma riteniamo che nella riforma del mercato del lavoro ci siano troppo pochi strumenti per combattere la precarieta'. E' venuto il momento che il governo si confronti direttamente con noi studenti, sulle priorita' per far assomigliare il nostro sistema d'istruzione a quello degli altri stati Europei, per far ripartire l'intero Paese".
L'Italia, prosegue Orezzi, "ha estremo bisogno di 'liberare la conoscenza' e di liberarsi della precarieta', per questo vogliamo lanciare un messaggio chiaro a tutto il governo Monti: a partire dalla diffusione della banda larga su tutto il territorio nazionale, liberiamo la conoscenza a tutti i livelli e sprigioniamo l'energia intellettiva di tutti i giovani per il futuro del Paese. A partire dalla cancellazione della maggior parte delle 46 forme contrattuali diverse nel nostro Paese, cancelliamo la precarieta', che e' un vortice che sta portando a fondo le due generazioni piu' giovani del nostro Paese".
L'attenzione e' per la riforma del mercato del lavoro ma non solo, continua Orezzi: "Il ministro Fornero ci ha illuso dicendo che l'obiettivo della riforma era quello di cancellare la precarieta'. Ecco, forse quando ha steso il testo aveva dimenticato la gomma in un altro ufficio. Se il ministro non vuole dimostrare un'altra volta che la parola 'giovani' viene utilizzata dal governo come 'cavallo di troia' per far credere al Paese che un provvedimento sia giusto, chiediamo che le sue belle parole siano messe da parte, per far largo ai fatti".
Per questo, annuncia il coordinatore nazionale Udu, "il 10 maggio saremo in piazza in tutta italia, per aderire alla manifestazione che ha lanciato la Cgil. Saremo in piazza con le nostre proposte per rilanciare l'istruzione, il Paese, e per ripetere ad alta voce che come giovani e studenti non sopportiamo piu' un presente bloccato da una conoscenza sotto chiave e non un vogliamo un futuro ostaggio della precarieta'".
Sette i punti individuati dal sindacato studentesco tesi a 'liberare laconoscenza': "tutelare il valore legale del titolo di studio, garantire e aumentare le borse di studio, prevedere un'offerta culturale gratuita per tutti gli studenti medi e universitari, scardinare i numeri chiusi, annullare prestiti di onore e gli ordini professionali ed estensione della banda larga su tutto il territorio nazionale". "Chiediamo che siano questi i prossimi interventi e di poterci quanto prima confrontare direttamente con tutto il governo Monti-conclude Orezzi- perche' il futuro del nostro Paese, e la sua crescita, passa dai propri giovani e dalla ricostruzione di una nuova societa', basata sulla conoscenza libera e sulla possibilita' di poter vivere una vita vera, e non una in ostaggio di un precariato, di lavoro e di vita, a tempo indeterminato".
(Com/Wel/ Dire)