(DIRE - Notiziario Minori) Modena, 13 apr. - Solo la meta' degli edifici scolastici modenesi ha il certificato di prevenzione incendi, mentre il 40% non possiede quello di conformita' edilizia o di agibilita'. In compenso in tutte le scuole si effettuano ogni anno le prove di evacuazione che, tuttavia, a causa delle dimensioni delle classi producono uno stress notevole su insegnanti e studenti. In generale, comunque, nella maggior parte delle scuole le aule non sono adeguate all'elevato numero di alunni, che in taluni casi supera addirittura le trenta unita', a fronte di un massimo di 25 alunni stabilito dalla normativa.
A monitorare la situazione delle scuole modenesi sotto l'aspetto della salute e sicurezza sono i sindacati Cisl Scuola, Flc-Cgil e Uil Scuola di Modena, che hanno costituito un gruppo di lavoro intersindacale formato da Rsu (rappresentanze sindacali unitarie) con incarichi di Rls o Rspp (rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza o responsabili del servizio di prevenzione e protezione) e delegati d'istituto. Il progetto e' stato ribattezzato "Tapiro", acronimo che sta per "Tutti assieme per informare responsabilizzare organizzare". I sindacati denunciano che, nonostante la sicurezza dell'edilizia scolastici rappresenti una vera e propria emergenza nazionale, a Modena manca un'anagrafe completa che fotografi e aggiorni la situazione edificio per edificio. "Ci ha colpito innanzitutto la scarsa cultura per la prevenzione del rischio. Noi stessi- affermano Cgil, Cisl e Uil- abbiamo potuto ricavare un quadro incompleto della situazione perche' ha risposto al nostro questionario solo poco piu' di un terzo (24 scuole o distretti e nove plessi) delle 95 istituzioni scolastiche di Modena". Dalla ricerca emerge che il problema delle sicurezza e' molto sentito dai genitori che hanno figli nella scuola dell'obbligo, soprattutto primaria, mentre non e' avvertito dalle famiglie con figli alle superiori. "Scopo del nostro lavoro non era solo raccogliere dati- continuano Cisl Scuola, Flc-Cgil e Uil Scuola- ma anche verificare se nelle nostre scuole si investe per educare i giovani al rispetto dell'ambiente scolastico e per formarli alla cultura della sicurezza. Ebbene, i dati ci dicono che c'e' molto da fare". Risulta un rapporto difficile tra i responsabili della sicurezza e il personale scolastico, una scarsa considerazione della figura del Rls (rappresentante dei lavoratori per la sicurezza), frequenti casi di sovraffollamento nelle classi, insufficiente comunicazione tra i diversi plessi della stessa scuola.
Alcuni edifici scolastici hanno armadi non ancorati, porte con vetrate, aperture di finestre pericolose, problemi di controllo dell'aerazione, in alcuni casi i dirigenti scolastici sottovalutano le problematiche connesse alla sicurezza e segnalate dai lavoratori. I docenti lamentano, inoltre, un aumento dei carichi di lavoro, soprattutto nella primaria, mentre tra il personale Ata si registra un aumento degli infortuni.
"Bisogna innanzitutto superare la cultura dell'emergenza e sviluppare una metodologia d'intervento basata sulla programmazione. Serve, inoltre, maggiore informazione e formazione rivolta a tutte le persone che vivono nella scuola, dai dirigenti agli studenti. È necessaria, infine- concludono i sindacati- una piu' stretta collaborazione tra gli enti locali, proprietari degli edifici, e le istituzioni scolastiche a tutti i livelli". Dalla Provincia, intanto, arriva la replica dell'assessore alle Infrastrutture, Egidio Pagani e del responsabile delle Opere pubbliche, Alessandro Manni: "Il fatto che non ci sia un certificato, non vuol dire che le scuole non siano a norma", ribattono. E poi spiegano che quando la Provincia ha ereditato le scuole, "spesso erano sprovviste anche di planimetria".
Tra gli interventi in corso ci sono lavori in tre scuole (ampliamento dell'Ipct Cattaneo, ripristino facciate del Liceo Tassoni, la ristrutturazione dell'Iti Fermi). L'adeguameno sismico dell'Itg Baggi, invece, e' in fase di accantieramento, mentre sono ancora in fase di progettazione (ma gia' finanziati) i lavori di ampliamento dell'Itc Meucci e quelli di ristrutturazione dell'Ipss Deledda.
(Bor/ Dire)