CAMERA, RIFORMA ORGANI COLLEGIALI SCUOLA AVRÀ OK IN COMMISSIONE
NIENTE PASSAGGIO PER L'AULA, ARRIVANO STATUTI E FONDI PRIVATI.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 6 apr. - L'Aula della Camera dei
deputati, con il solo voto contrario di Idv, ha dato il via
libera alla sede deliberante per la riforma degli organi
collegiali della scuola. Sara' dunque la commissione Cultura ad
approvare il testo firmato dalla deputata (da ieri dimissionaria)
Valentina Aprea, Pdl. La legge e' una sintesi di piu' testi
prodotti dai gruppi. L'Idv, anche in un incontro di due giorni fa
con il ministro dell'Istruzione Francesco Profumo, aveva chiesto
insistentemente di passare per l'aula. Ma non c'e' stato verso.
Il ministero ha deciso di non spendersi per questa linea. Dopo
quattro anni di gestazione e' stato messo a punto il testo della
legge che rimette mano alla composizione degli organi di governo
delle scuole (semplificandoli) e che introduce alcune sostanziali
novita': gli istituti avranno statuti autonomi, nuclei di
autovalutazione interni e potranno avere partner pubblico-privati
per potersi sostenere economicamente. Ma non potranno costituirsi
in Fondazioni come previsto inizialmente: il Pd ha detto no.
SCUOLE PIÙ AUTONOME - Nel testo si parte dagli statuti: alle
istituzioni scolastiche "e' riconosciuta autonomia statutaria".
Gli statuti regolano "l'istituzione, la composizione e il
funzionamento degli organi interni, nonche' le forme e le
modalita' di partecipazione della comunita' scolastica".
I NUOVI ORGANI COLLEGIALI - Arriva il Consiglio dell'autonomia
scolastica e sparisce il Consiglio di istituto o di circolo.Il
nuovo Consiglio dell'autonomia adotta il piano dell'offerta
formativa, approva il bilancio, designa i componenti del nucleo
di valutazione e gli accordi con soggetti esterni, compresa la
possibilita' per l'istituto di partecipare a fondazioni. I
genitori saranno presenti in misura uguale ai docenti. Al
dirigente vengono assegnate esplicitamente "funzioni di
gestione", dalle risorse umane a quelle economiche. C'e' poi il
Consiglio dei docenti, che programma la didattica e valuta gli
alunni.
I NUCLEI DI AUTOVALUTAZIONE - Le scuole dovranno eleggerne uno
(minimo tre, massimo sette componenti) e questo dovra' lavorare
in raccordo con l'Invalsi, l'Istituto nazionale di valutazione,
che fornira' i parametri per la valutazione interna. Ogni anno
sara' redatto un Rapporto che dovra' essere reso pubblico.
LE RETI DI SCUOLE - Le scuole "possono promuovere o partecipare
alla costituzione di reti e consorzi". I partner possono essere
"pubblici e privati".
IL CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE SCOLASTICHE - Il ministero dara'
vita al nuovo organismo formato da membri eletti fra docenti,
presidi e membri dei Consigli dell'autonomia delle scuole. Sara'
un organo di "corresponsabilita'" fra Stato e scuole nella
gestione della pubblica istruzione. Le Regioni istituiranno
invece la Conferenza regionale del sistema educativo per un
maggiore raccordo sui temi dell'istruzione.
(Ami/ Dire)
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