(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 30 set. - Calanogli ingressi nei
Cpa (Centri di prima accoglienzacheospitano minorenni in stato
diarresto,fermo o accompagnamento, fino all'udienza di
convalida)soprattutto perche' gli stranieripassano da
2.303nel1998 a 924nel 2010, con una flessione del 60%. "A fronte
di questo dato molto significativo, chescardina stereotipi e
pregiudizi, ce n'e' un altroanch'esso indicativo: nonostante una
diminuzione dei minori stranieri denunciati all'autorita'
giudiziaria, non scendono gli ingressi nei cpa, anzi gli
stranieri minorenni entrano in misura percentualmente maggiore
degli italiani". Lo ha sottolineato Liviana Marelli,
coordinatrice dell'area infanzia, adolescenza e famiglia del Cnca
nel corso del convegno "Minori in giustizia". Secondo Marelli
esiste una "sovrarappresentazione degli stranieri nei luoghi
della privazione della liberta'". Una situazione che chiama in
causaanche "le misure alternative al carcere ancora poco
applicate verso gli stranieri". "Laquestione interroga non solo
le competenze degli operatori ma anche le scelte politiche
connesse al sistema di welfare e alla necessaria integrazione tra
sistema penale e sistema sociale -aggiunge Marelli - una
complementarita' che oggi e' fortemente a rischio".
La coordinatrice del Cnca ha ricordato che dal 2000 al 2007 il
numero dei minori denunciati alle procure della Repubblica sono
stati 38 mila, di questi la componente straniera non raggiunge
mai il 30% del totale delle segnalazioni. Contestualmente gli
ingressi nei cpa sono in numero decrescente nell'ultimo decennio
con un calo del 50%, passando da 4.222 del '98 a 2344 del 2010.
"Questi dati ci dicono che siamo di fronte a una tenuta del
sistema della giustizia minorile che non sembra cedere alla
deriva della societa' che cerca invece di costruire il passaggio
dallo stato sociale allo stato penale - sottolinea Marelli - Sono
anche dati che dovrebbero accantonare per sempre la tentazione di
risolvere la devianza minorile abbassando l'eta' imputabile dai
14 ai 12 anni".
Infine Marelli ha sottolineato l'importanza di misure come la
messa alla prova. "La buona riuscita di questi percorsi ci dice
che siamo sulla strada giusta. Tra i minori messi alla prova gli
stranieri sono, pero', il 16,8%- afferma - Questo istituto va
messo al centro della progettualita'." La coordinatrice del Cnca
ha espresso poi forte preoccupazione per le risorse che sono
sempre meno presenti. "L'attuale sistema di welfare rende tutto
pressoche' impraticabile. L'assenza di livelli essenziali
garantiti, la decurtazione delle risorse per un sistema di
welfare reso sempre piu' residuale e' il problema principale con
cui oggi ci confrontiamo".
(Wel/ Dire)