NIDI, AUMENTA LA COPERTURA: C'È POSTO PER IL 17,9%
CRESCONO DI PIU' NEL NORD-EST
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 30 set. - In Italia cresce la
copertura nei servizi per l'infanzia per i bambini da 0 a 2 anni
(17,9% nel 2010 contro il 13,6% del 2009 e l'11,4% nel 2004), ma
l'obiettivo europeo (33%) e' ancora lontano e si mantiene un
forte sbilanciamento tra le regioni, soprattutto al Sud. Sono i
dati del monitoraggio del Dipartimento delle politiche per la
famiglia presso la Presidenza del Consiglio dei ministri
presentati durante il convegno "Di qualita', sostenibili e
appropriati - I servizi per la prima infanzia laboratorio di
coesione sociale alla base del sistema di welfare" che si e'
svolto oggi a Bologna nella sede della Regione. "Abbiamo superato
l'obiettivo del 13% stabiliti nel Piano nazionale straordinario
del 2007/2008 - ha detto Roberto Marino, capo del dipartimento -
ma non quello di garantire almeno il 6% di copertura in ogni
regione". Se, infatti, i servizi per l'infanzia sono cresciuti in
modo costante nelle regioni del Nord, in particolare del
Nord-Est, non e' andata cosi' per quelle del Sud. Il Piano
nazionale straordinario ha stanziato 727 milioni di euro per il
triennio 2007/2009 (di cui 446 statali e 281 locali). Sono stati
stanziati ulteriori 100 milioni di euro con l'intesa del 2010.
In cinque anni (dal 2004 al 2009) la copertura media nazionale
dei posti nei nidi e' passata dall'11,4% al 13,6 per cento.
L'aumento e' stato costante ma non omogeneo: lo sbilanciamento
tra regioni, in particolare tra Nord e Sud, e' ancora molto
evidente. Nel 2009 in Emilia-Romagna la copertura era del 29,5%
mentre in Campania del 2,7%. Tra le regioni che non hanno
raggiunto l'obiettivo del 6% previsto dal Piano nazionale
straordinario ci sono anche la Calabria (3,5%), la Puglia (5%),
la Sicilia (5,2%) e il Molise (5,4). Tra le regioni con la
copertura piu' alta ci sono anche l'Umbria (27,7%), la Valle
d'Aosta (25,4%), la Toscana (20,4%). Tra gli obiettivi del Piano
nazionale straordinario vi era anche quello di arrivare al 25%
dei Comuni che hanno attivato servizi socio-educativi. Dai dati
sono emerse reattivita' diversificate nelle varie regioni: si va
dal 90,3% dei Comuni in Emilia-Romagna al 9,6% del Molise. Tra le
regioni che non hanno raggiunto l'obiettivo anche la Calabria
(18,1%).
Il numero di bambini accolti nei servizi socio-educativi per la
prima infanzia e' cresciuto (+22,84%). Si passa dai 188.324 del
2004, di cui 146.152 nidi e 42.172 servizi integrativi, ai
231.341 del 2009, di cui 192.944 nidi (+32%) e 38.397 nei servizi
integrativi (-8,95%). Per quanto riguarda la gestione dei
servizi, negli ultimi anni e' cresciuta l'offerta dei privati,
anche in questo caso le differenze a livello regionale si
sentono. Secondo il monitoraggio del dipartimento al 31 dicembre
2010 la Lombardia si conferma la regione con il maggior numero di
strutture private (1.254 contro le 588 pubbliche), mentre le
regioni che hanno meno strutture private sono la Provincia
autonoma di Trento (0 contro 77 pubbliche), la Valle d'Aosta (2
contro 23 pubbliche), il Molise (13 contro 37 pubbliche). In
Emilia-Romagna le proporzioni sono diverse: sono infatti 612 le
strutture pubbliche e 346 quelle private. Le strutture private
superano quelle pubbliche in Calabria (159 contro 31) e in Puglia
(222 contro 119).
Per quanto riguarda le spese per i servizi per l'infanzia,
inoltre, dal monitoraggio del dipartimento risulta che la quota
del Piano straordinario rispetto alla spesa complessiva e'
piuttosto modesta. Nel 2008 i Comuni hanno speso poco piu' di 1
miliardo di euro per i nidi, se si considera la spesa di Comuni e
utenti si arriva a piu' di 1,256 miliardi mentre il contributo
del Piano e' 140 milioni. Lo stanziamento del Piano cresce nel
2009 fino a raggiungere i 206 milioni, ma cresce anche la spesa
dei Comuni (poco piu' di 1,118 miliardi) e dei Comuni e utenti
(1,36 miliardi). Nel 2010 le risorse stanziate dal Piano sono 100
milioni di euro, la spesa dei Comuni e' pari a 1,182 miliardi e
quella di Comuni e utenti arriva a 1,44 miliardi di euro.
(Wel/ Dire)
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