(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 27 set. - Sette minori e una
donna sono all'interno delle due navi Cie cariche di migranti,
ferme ai cantieri navali di Palermo. Nella nave Moby Lines sono
sei i minori rinchiusiormai da cinque giorni, mentre un altro
minore e una donna si trovano tra i migranti stipati nella nave
"Audacia" della Grimaldi Lines. Gli unici ad ottenere
l'autorizzazione a poter salire sulle due navi sono stati ieri
sera la parlamentare Alessandra Siragusa ed il deputato regionale
Pino Apprendi.
"Chiediamo che il governo intervenga subito per porre fine a
questa situazione di degrado umano e psicologico divenuta ormai
intollerabile - dice la parlamentare del Pd -. Oltre a fare
uscire immediatamente i minori e la donna vogliamo che questo
stato di cose finisca anche per tutti gli altri giovani". La
presenza dei minori all'interno delle navi potrebbe essere dovuta
a un errore di comprensione del personale addetto alla
registrazione oppure al fatto che qualcuno ha riferito di essere
maggiorenne per non staccarsi dal suo gruppo. All'unica donna
presente in nave e' stata data una cabina.
"Una volta entrati abbiamo avuto la possibilita' di parlare in
italiano soltanto con un tunisino per nave. La prima cosa
abbastanza grave e' che all'interno delle navi mancano i
mediatori culturali per cui nessuno di loro riesce a comunicare
le sue necessita' primarie - continua Alessandra Siragusa -. Dal
punto di vista sanitario abbiamo verificato che e' presente un
medicoper nave a cui non sempre i migranti riescono a fare capire
i malesseri che hanno. Alcuni di loro hanno i segni di atti di
autolesionismo, altri hanno degli ematomi risalenti agli scontri
avvenuti a Lampedusa. C'e' comunque una situazione di bivacco
collettivo di ragazzi che, non sapendo quale sorte tocchera' loro
e, temendo il rimpatrio forzato, hanno i nervi tesi e sono pronti
a scoppiare da un momento all'altro come e' gia' successo a
Lampedusa".
Sono tUtti ragazzi giovanissimi che sono scappati dopo i recenti
tumulti in Tunisia. "Pur non essendo richiedenti asilo, si tratta
comunque di persone che fuggono dalla poverta' - aggiunge la
Siragusa - che stanno subendo un fortissimo stress psico-fisico
che potrebbe avere da un momento all'altro conseguenze molto
gravi: sono tutti giovani che hanno storie di sofferenze che
andrebbero affrontate con una politica diversa: c'e' chi ha perso
i genitori nei recenti tumulti, chi ha famiglia in nord-Italia e
chi e' diretto in altri paesi europei. Nessuno di loro ha
intenzione di rimanere in Sicilia, una tappa che considerano solo
di passaggio". Infine, la deputata chiede al governo: "Vogliamo
sapere se per i primi cinquanta immigrati trasferiti ieri dalla
nave e diretti in Tunisia sono stati emessi dei provvedimenti di
espatrio - dice -. Inoltre chiediamo al governo di rendere noto
qual e' il costo di questa operazione assurda di permanenza
forzata all'interno delle navi, considerato che sono di
proprieta' privata.
(Wel/ Dire)