DIFFIDATO FAZIO A MODIFICARE DATI PUBBLICATI SU SITO MINISTERO.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 27 set. - "Estendere i controlli
sulla tbc anche agli studenti di medicina e agli specializzandi
che hanno accesso al Policlinico Gemelli". Lo chiede oggi il
Codacons, che spiega: "Finalmente, anche se in netto ritardo, la
Procura di Roma ha preso in considerazione la possibilita' di una
contaminazione ambientale, che puo' interessare reparti diversi
da quello di neonatologia- afferma il presidente del Codacons,
Carlo Rienzi - Cio' significa che oltre al personale sanitario,
anche gli studenti e gli specializzandi che hanno accesso al
Policlinico, possono essere entrati in contatto col bacillo.
Costoro, che generalmente non sono sottoposti ai controlli
periodici riservati ai dipendenti, devono quindi effettuare i
test gratuiti e verificare un eventuale contagio".
"L'associazione- prosegue la nota- ha poi inviato oggi una
diffida al ministro della Salute, Ferruccio Fazio, relativamente
ai dati sull'incidenza della tbc in Italia apparsi sul sito
internet del dicastero. Il ministro scrive infatti: dei 1.415
soggetti gia' sottoposti al test quantiferon l'8,6% e' risultato
positivo, quindi, sotto quello che e' l'indice di bassa incidenza
della Tbc nei Paesi sviluppati. Questa affermazione- spiega il
Codacons- contraddice nettamente i dati statistici ufficiali
suddivisi per fasce d'eta': in base ai dati Istat per gli anni
1992-2007, infatti, l'incidenza della Tbc presso la popolazione
di eta' inferiore ad anni 14 e' di quattro volte inferiore alla
media nazionale, senza contare che il dato relativo alla
popolazione neonatale e' praticamente dello zero per cento! Per
tale motivo il Codacons ha diffidato il ministro a modificare le
informazioni riportate sul sito del ministero della Sanita', che
rischiano di creare disinformazione e confondere le famiglie
coinvolte".
(Wel/ Dire)