IMMIGRATI, NEL 2010 NATI IN TALIA 78000 BIMBI STRANIERI
AL PRIMO POSTO I ROMENI, POI MOLDAVI, RUSSI, UCRAINI E BULGARI.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 23 set. - "Gli stranieri
residenti in Italia all'1 gennaio 2011 sono 4.570.317, 335mila in
piu' rispetto all'anno precedente (+7,9%). L'incremento e'
leggermente inferiore a quello registrato nel 2009 (343 mila
unita')". Lo si apprende da una nota dell'Istat, l'Istituto
nazionale di statistica.
"Il numero degli stranieri residenti nel corso 2010 e'
cresciuto soprattutto per effetto dell'immigrazione dall'estero
(425 mila individui). Nel 2010- prosegue il comunicato- sono nati
circa 78mila bambini stranieri, il 13,9% del totale dei nati da
residenti in Italia. L'aumento rispetto all'anno precedente, e'
stato dell'1,3%, valore nettamente inferiore a quello (+6,4%)
registrato nel 2009".
La quota di cittadini stranieri sul totale dei residenti
(italiani e stranieri) "continua ad aumentare: al 1° gennaio 2011
e' salita al 7,5%, dal 7% registrato un anno prima. L'86,5% degli
stranieri risiede nel nord e nel centro del Paese, il restante
13,5% nel Mezzogiorno. Gli incrementi maggiori della presenza
straniera rispetto all'anno precedente, anche nel 2010- precisa
l'Istat- si sono manifestati nel sud (+11,5%) e nelle isole
(+11,9%)".
Al 1° gennaio 2011 i cittadini romeni, con quasi un milione di
residenti (9,1% in piu' rispetto all'anno precedente),
"rappresentano la comunita' straniera prevalente in Italia (21,2%
sul totale degli stranieri). Nel corso del 2010- spiega
l'Istituto- e' cresciuto il numero dei cittadini dei paesi
dell'Europa centro-orientale (sia Ue sia non Ue): oltre alla gia'
citata Romania, soprattutto Moldova (+24,0%), Federazione russa
(+18,3%), Ucraina (+15,3%) e Bulgaria (+11,1%). Anche i cittadini
dei paesi del sud est asiatico hanno fatto registrare incrementi
importanti: Pakistan (+16,7%), India (+14,3%), Bangladesh
(+11,5%), Filippine (+8,6%), Sri-Lanka (+7,6%)".
Per l'Istat "l'elevata crescita che ha interessato queste
comunita' e' legata, tra l'altro, agli effetti dell'ultima
regolarizzazione di colf e badanti, svoltasi nell'ultima parte
dell'anno 2009, i cui effetti- conclude la nota- in termini di
iscrizioni anagrafiche si sono fatti sentire maggiormente nel
corso del 2010".
(Wel/ Dire)
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