APPELLO A PAESI COINVOLTI IN RIVOLTE IN MEDIO ORIENTE E AFRICA.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 23 set. - "Mentre in tutto il
mondo milioni di bambini tornano sui banchi di scuola in queste
settimane, l'Unicef rivolge un appello alle autorita' dei Paesi
coinvolti dall'ondata di rivolte in Medio Oriente e in Nord
Africa, affinche' assicurino a tutti i loro bambini un accesso
libero, equo e sicuro a un'istruzione di qualita'". È l'appello
di Shahida Azfar, per l'Unicef direttore per il Medio Oriente e
il Nord Africa sulla questione dell'istruzione nella regione.
"L'istruzione e' un diritto umano per ogni bambino e adolescente,
ed e' anche un obbligo per ogni governo. Nonostante un
significativo progresso negli anni recenti, in Medio Oriente e
Nord Africa ci sono tuttora 4,7 milioni di bambini e bambine in
eta' di scuola primaria, e 4,3 milioni di ragazzi in eta' di
scuola secondaria, che rimangono fuori dal sistema scolastico-
continua la nota- I conflitti civili in corso in Libia, Siria e
Yemen minacciano di privare ancora altri bambini e adolescenti di
questo e di altri diritti fondamentali".
In Libia "la scuola elementare ha riaperto i battenti il 17
settembre in alcune regioni del Paese, mentre per le scuole
superiori occorrera' aspettare le prossime due settimane.
L'Unicef opera in stretto contatto con il ministero
dell'Istruzione per garantire che riaprano regolarmente le scuole
nelle zone dove non sono in corso combattimenti. Questa e' una
sfida non da poco, se si considera che molte aule sono state
lesionate, 21 scuole distrutte e altre sono ancora occupate da
sfollati o da miliziani. Mine, munizioni inesplose o abbandonate
continuano a rappresentare una seria minaccia per i piu' piccoli,
per non parlare della larga diffusione di armi da fuoco, a volte
imbracciate anche da adolescenti. L'Unicef e le organizzazioni
partner stanno lavorando per bonificare gli edifici scolastici da
questa pericolosa eredita' della guerra".
(Pic/ Dire)