PRIMO OK A DDL PER DEPUTATI 18ENNI, MA È SCONTRO
MA RESTANO LE CRITICHE, CONTRARI MOLTI ESPONENTI DEL PDL.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 23 set. - Primo ok alla Camera
al disegno di legge costituzionale firmato dal ministro Giorgia
Meloni (abbinato a proposte bipartisan) che consente di essere
eletti deputati a 18 anni e senatori a 25 equiparando l'eta' in
cui si elegge a quella in cui si e' eleggibili. La proposta ha
ricevuto il si' dell'aula con 455 voti a favore, 11 contrari e 25
astenuti.
Ma sul testo e' scontro e anche dalla maggioranza sono
arrivati diversi "no" alla proposta Meloni che, poiche' modifica
la Costituzione, dovra' avere due approvazioni per ogni ramo del
Parlamento. Attualmente si puo' votare per la Camera compiuti i
18 anni, ed essere eletti deputati a 25 anni. Eleggono i senatori
i cittadini con almeno 25 anni che, pero', per esseri eletti al
Senato devono attendere l'eta' minima di 40 anni.
Il provvedimento ha sollevato numerose perplessita' fra gli
schieramenti e dal Pdl sono arrivati molti voti negativi come
quello di Mario Pepe che spiega: "Questa legge con questo sistema
elettorale diventa pericolosa perche' si cercheranno di usare i
giovani. Visto che i partiti mettono in lista i loro fiduciari
possiamo immaginare quali saranno i nomi dei candidati
diciottenni".
In aula si sono sprecati i riferimenti ai figli di, dal trota
Renzo Bossi al figlio di Di Pietro. Contraria alla legge anche
Alessandra Mussolini che e' intervenuta con commenti ironici in
aula: "I ragazzi si metteranno il grembiule e diranno 'mamma vado
in Parlamento'. Ci vorranno i tutor. Con questa legge si
rallenta l'ingresso all'universita', perche', se un ragazzo entra
qui a 18 anni, in questo ambiente, esce a 23 anni e deve
iscriversi all'universita'. Stando qui non la puo' frequentare,
perche' deve lavorare, anche se questo non e' un lavoro...".
(Wel/ Dire)
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