L'ONG RIBADISCE L'INVITO A PARTECIPARE ALLA RACCOLTA FONDI.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 20 set. - Continua l'emergenza
carestia in Somalia. La siccita' che imperversa sul Paese
africano dall'inizio dell'estate continua a tenere la popolazione
nella morsa della fame. A lanciare l'allarme e' Intersos,
organizzazione umanitaria che opera nello stato somalo dal 1992.
La situazione si e' aggravata con la piena del fiume Scebeli, che
scorre nella parte meridionale, causata dall'abbondante pioggia
caduta negli ultimi giorni in Etiopia e che, tracimando dalle
sponde del fiume, ha reso incoltivabili i terreni limitrofi per i
prossimi mesi.
"Abbiamo esteso ad altri 54 villaggi a ovest del fiume Scebeli
la distribuzione di cibo salvavita ad alto contenuto nutritivo,
raggiungendo cosi' oltre 5mila bambini sotto i cinque anni"
dichiara Hassan Mahad Abdi, responsabile di Intersos nella citta'
somala di Jowhar, che continua: "A Baidoa, una delle zone piu'
critiche, finora abbiamo assicurato piu' di 1.500 kit igienici e
il continuo rifornimento di acqua potabile con cisterne, ma
bisogna puntare al futuro perche' gli sfollati abbiano voglia di
risollevarsi".
Nonostante questi sforzi, il ritardo con cui arrivano gli aiuti
nelle area centro-meridionale e' conseguenza dei fenomeni di
violenza che la interessano e che rendono piu' difficile
l'accesso degli operatori e dilaniano oltremodo la gente ormai
stremata dalla fame e dalle epidemie. Per questo, Intersos
ribadisce l'invito a partecipare alla raccolta fondi per far
fronte a questa emergenza attraverso bonifico bancario, con carta
di credito oppure su conto corrente postale a partire dai dati
presenti sul sito intersos.org.
(Wel/ Dire)