IL SEGRETARIO BANKIMOON: "AIUTATECI A TROVARE SOLUZIONI".
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 16 set. - "La pace e' preziosa.
Essa deve essere nutrita, mantenuta, difesa". Sono le parole del
segretario generale dell'Onu Ban Ki Moon in occasione del 21
settembre, giornata internazionale della pace. La giornata e'
stata indetta dalle Nazioni Unite il 30 novembre 1981 e avrebbe
dovuto essere il giorno del 'cessate il fuoco' e della
nonviolenza in ogni angolo della terra. "Per questo motivo -
prosegue Ban Ki Moon nel discorso per la Giornata 2011 -, ogni
anno in occasione di questa Giornata, io suono la Campana della
Pace presso la sede delle Nazioni Unite. Ed ecco perche', ogni
giorno, lavoro per la pace, faccio da mediatore tra gli
antagonisti".
Quest'anno, la Giornata internazionale della pace e' dedicata
ai giovani. "I giovani di oggi hanno dimestichezza con la
diversita' globale, a proprio agio in un mondo interconnesso.
Eppure- dice il segretario generale Onu- sono vulnerabili alle
forze dell'estremismo. E' per questo che invito tutti i governi e
i nostri partner a fare qualcosa in piu' per i giovani. Cerchiamo
di dare loro un mondo di pace e tolleranza. Esorto le nuove
generazioni ad unirsi a noi. Aiutateci a lavorare per la pace.
Voi siete impazienti. Vedete che noi, la generazione che vi
precede, permettiamo ancora che, anno dopo anno, sopravvivano
poverta', fame, ingiustizia, impunita', e degrado ambientale.
Quando mancano ormai solamente cinque anni alla scadenza degli
Obiettivi di Sviluppo del Millennio, chiedo a tutti, giovani e
anziani, di aiutarci a trovare soluzioni globali a questi
problemi globali. Condividete i vostri progetti, le vostre idee
per agire con creativita' e passione. Aiutateci a lottare per la
pace e la prosperita' per tutti". Un monito che e' anche al
centro delle preoccupazioni del presidente della Repubblica
italiana Giorgio Napolitano: "Investire sui giovani, scommettere
sui giovani, chiamarli a fare la propria parte e dare loro
adeguate opportunita'. Questa e' la strada giusta".
E il 23 e 24 settembre a Bastia Umbra, a due passi da Assisi,
in vista della marcia per la pace Perugia-Assisi, 4mila giovani
da ogni parte si ritroveranno al meeting organizzato dalla Tavola
della pace e dagli Enti locali per la pace sui temi della pace,
del lavoro, della costruzione del futuro. "Dovevano essere 1000 e
invece saranno 4000" dicono i promotori. Sono i giovani che
l'Italia continua a ignorare e daranno vita al meeting "1000
giovani per la pace" presso il centro Umbria Fiere di Bastia
Umbra (Perugia). "Sara' un'occasione unica, una grande
universita' della pace - spiegano i promotori -, l'occasione per
riscoprire cosa vuol dire "fare pace" a scuola, nella citta' in
cui viviamo e nel mondo, e un grande laboratorio politico della
societa' civile responsabile". I quattromila giovani verranno da
114 citta' di tutte le regioni italiane. Molti di loro sono stati
impegnati in un lungo percorso di analisi della manipolazione
delle parole e di riscoperta dei valori che sono iscritti nella
nostra Costituzione e che devono essere rimessi al centro della
nostra vita: nonviolenza, giustizia, liberta', diritti umani,
pace e responsabilita'.
Ci saranno anche molti giovani del Mediterraneo che stanno
lottando per la liberta', la democrazia e il rispetto dei diritti
umani. "E sara' uno dei primi grandi incontri tra le due sponde
del Mediterraneo dallo scoppio della primavera araba". Verranno
dalla Siria, dall'Egitto, dalla Tunisia, dall'Algeria, dal
Marocco e dal Sahara, dalla Turchia, dalla Palestina e da
Israele. Ci saranno inoltre i familiari delle vittime americane
dell'11 settembre e quelli della guerra in Afghanistan, e una
rappresentanza di quella societa' civile africana che sta
lottando contro la guerra e l'ingiustizia economica.
(Wel/ Dire)