(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 16 set. - Crescono le nuove
forme familiari: sono 6 milioni 866 mila i single non vedovi, i
monogenitori non vedovi, le coppie non coniugate e le famiglie
ricostituite coniugate. Vivono in queste famiglie 12 milioni di
persone, il 20% della popolazione, dato quasi raddoppiato
rispetto al 1998. Lo comunica l'Istat in una nota.
I single non vedovi sono soprattutto uomini (55,3%), mentre i
monogenitori sono in gran parte donne (86,1%). Le nuove forme
familiari sono cresciute per l'aumento di separazioni e divorzi.
Quasi 6 milioni di persone hanno sperimentato nel corso della
loro vita la convivenza, considerando sia quelle che continuano a
convivere, sia quelle che si sono sposate con il partner con cui
convivevano, che quelle che hanno concluso definitivamente
l'unione.
Le libere unioni nel 2009 sono 897 mila e rappresentano il
5,9% delle coppie. Sono piu' diffuse nel Nord-est, presentano un
titolo di studio piu' elevato e una quota di coppie in cui
ambedue lavorano piu' alta di quelle coniugate. Diminuisce la
quota di chi era deciso a sposarsi fin dall'inizio dell'unione e
cresce la percentuale di 'possibilisti' (34%).
Le convivenze prematrimoniali sono in crescita. Hanno
raggiunto il 7,9%. Il fenomeno e' aumentato e per le coorti tra
il 2004 e il 2009: il 33% per i primi matrimoni e il 70% per i
matrimoni successivi. Aumenta la durata di tale convivenza, che
si consolida come "periodo di prova dell'unione".
Nel 2009 sono 2 milioni 890 mila e persone che vivono con
regolarita' in un luogo diverso dalla loro dimora abituale per
alcuni giorni dell'anno per motivi vari (lavoro, studio, stare
con i familiari o altri motivi). Rappresentano il 4,8% della
popolazione: il fenomeno e' piu' sviluppato tra i maschi (5,2%),
tra i giovani di 20-29 anni (12,9%) e nelle isole (6,3%). La
durata media del soggiorno altrove e' di 155,5 giorni all'anno.
I motivi di tale scelta vedono al primo posto il lavoro (30%).
Seguono gli spostamenti per studio (20,3%), per stare con il
coniuge/partner (12,2%) e per stare con i genitori (10,9%).
Per i minori di 18 anni il motivo principale e' stare con i
genitori (59,6%); per i giovani e' lo studio (l'80,8% tra i
pendolari della famiglia di 18-19 anni). Nelle eta' centrali il
motivo principale e' il lavoro: tra i 30 e i 54 anni la meta' dei
pendolari della famiglia si sposta per questo motivo.
Tra gli anziani di 65 anni e piu' prevalgono gli spostamenti
per stare con familiari o parenti (51,8%); uno su cinque si
sposta per motivi di salute (19,6%).
16 settembre 2011
(Pic/ Dire)