(DIRE - Notiziario Minori) Napoli, 16 set. - Il 30% dei bambini e
ragazzi in Campania e' stato vittima, almeno una volta, di
episodi di bullismo, perfettamente in linea con il dato
nazionale. Questo e' uno dei risultati del progetto 'Tutti i
colori del buio. I contenuti pedagogici dell'azione associativa
come risposta al bullismo e alla disgregazione giovanile',
promosso dall'Associazione italiana cultura e sport (Aics) per
prevenire comportamenti violenti tra gli adolescenti.
L'iniziativa, finanziata da ministero del Lavoro e delle
Politiche sociali (ai sensi della legge 283 del 7 dicembre 2000),
ha coinvolto per un anno gli alunni delle scuole di 13 citta'
italiane: Torino, Cremona, Padova, Forli', Firenze, Roma,
Perugia, Napoli, Potenza, Crotone, Lecce, Pordenone, Savona. Nel
corso dei 12 mesi (a partire dalla convenzione tra Aics e
Ministero del luglio 2010) sono stati realizzati dei focus group
di esperti, espressione delle realta' territoriali
d'appartenenza: dagli insegnanti ai rappresentanti della
giustizia minorile, dagli enti locali agli operatori sociali.
Obiettivo del progetto e' stato quello di individuare le migliori
strategie e modalita' operative per intervenire nella prevenzione
del bullismo.
Dall'indagine e' emerso che si tratta di un fenomeno che
riguarda sia maschi che femmine, ma nei due sessi si esprime in
due modi differenti. I maschi mettono in atto soprattutto
prepotenze di tipo diretto, come aggressioni fisiche e verbali.
Le femmine, invece, utilizzano in genere modalita' indirette di
prevaricazione e le rivolgono sia alle femmine che ai maschi.
Dalle notizie di stampa sembrerebbe, poi, che ci siano delle eta'
a rischio di bullismo, poiche' i soggetti coinvolti sono spesso o
bambini tra i 7-10 anni o ragazzi tra i 14-17 anni. Esistono
diversi tipi di bullismo, che si dividono principalmente in
bullismo diretto e bullismo indiretto: il primo e' caratterizzato
da una relazione diretta tra vittima e bullo, mentre il secondo
e' meno visibile ma non meno pericoloso, e tende a danneggiare la
vittima nelle sue relazioni con le altre persone.
I risultati del progetto, insieme alle metodologie adottate,
verranno presentati domani, venerdi' 16 settembre alle 9.30,
all'istituto penale minorile di Nisida, nel corso del convegno
"Slepeers: tutto comincio' per gioco" alla presenza
dell'assessore alle Politiche sociali del Comune di Napoli Sergio
D'Angelo, della psicologa giuridica esperta di bullismo Vera
Cuzzocrea, del presidente nazionale Aics Bruno Molea,del
direttore del carcere minorile di Nisida Gianluca Guida, del
direttore della Fondazione Ferrara Cannavaro Vincenzo Ferrara e
dell'ordinario di Psicologia giuridica presso l'Universita' di
Sassari Patrizia Patrizi. "Siamo particolarmente soddisfatti di
poter presentare i risultati del progetto proprio a Napoli-
spiega Alessandro Papaccio, presidente Aics Campania- e in un
luogo "simbolo" come il carcere di Nisida: nel corso degli
incontri e' emerso infatti quanto siano importante la prevenzione
dei comportamenti violenti tra bambini e giovanissimi e il
supporto a quanti vivono situazioni di disagio".
(Wel/ Dire)