ITALIA SPENDE 4,8% PIL IN ISTRUZIONE, MEDIA OCSE È 5,9%
SPESA ANNUA PER STUDENTE UNIVERSITARIO PIÙ BASSA DELLA MEDIA.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 13 set. - L'Italia investe per
istruzione e universita' il 4,8% del suo Pil, contro una media
Ocse del 5,9%. Usa, Corea, Norvegia sono sopra al 7%. In
particolare nel nostro paese la porzione di Pil dedicata
all'istruzione, dalla scuola primaria alla secondaria, e' del
3,3% (media Ocse 3,8). Per l'educazione terziaria, quella
universitaria, si spende l'1% (media Ocse 1,5%). Il dato e'
praticamente costante dal 1995 nel nostro paese: allora
spendevamo il 4,6%. Dietro di noi ci sono la Repubblica Ceca
(4,5% di Pil speso per l'istruzione), la repubblica Slovacca
(4%), Cina (3,3%), Indonesia (3,3%). La Germania si assesta come
noi sul 4,8% ma spende di piu' (1,2%) per l'universita'. I dati
sono contenuti nel Rapporto Ocse 'Education at a glance' diffuso
oggi con dati riferiti per lo piu' al 2009.
L'investimento privato e' scarsissimo in Italia. Per esempio
il 3,3% di Pil speso sulla scuola primaria e secondaria esce per
lo piu' (3,2%) dalle casse dello Stato. Per l'Universita' e' lo
stesso: dell'1,1% di Pil speso, lo 0,8% e' frutto di investimenti
pubblici. All'universita' pesano di piu' le tasse degli studenti
degli investimenti privati.
La spesa annua per studente si avvicina invece a quella
complessiva dei paesi Ocse. L'Italia spende per uno studente
circa 9.200 dollari all'anno, nel complesso i paesi Ocs spendono
9.860 dollari. Ma c'e' una differenza. L'Italia investe
soprattutto sugli studenti delle scuole di primo e secondo
livello. Molto piu' della media Ocse. Ma poi la spesa pro capite
per gli universitari e' molto al di sotto della media Ocse: 9553
dollari contro 13.717.
(Wel/ Dire)
|