RISCHIO DISOCCUPAZIONE PURE PER QUELLI STATUS SOCIALE BASSO E...
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 13 set. - L'Ocse li definisce
"potenzialmente vulnerabili": sono quegli studenti che, per
diverse ragioni, hanno maggiore probabilita' di avere esiti
scolastici bassi e un ingresso nel mondo del lavoro piu'
travagliato. L'analisi e' contenuta nel nuovo rapporto presentato
oggi (vedi lanci precedenti) nel quale e' stato analizzato il
livello di competenze di lettura dell'indagine Pisa in relazione
al contesto di vita degli studenti 15enni.
Secondo il rapporto, il 42,8% del campione nei paesi Ocse
dispone di competenze di lettura al di sotto del livello 3
(intermedio). In Italia il dato e' superiore alla media,
assestandosi sul 45,1%. In generale, il rischio di avere punteggi
bassi e' di circa una volta e tre quarti maggiore per studenti
provenienti da ambienti svantaggiati, di una volta e mezza
maggiore per gli immigrati, sia di prima sia di seconda
generazione, e di una volta e mezza per i ragazzi rispetto alle
ragazze. "Uno studente i cui genitori hanno ottenuto solo un
basso livello di istruzione ha 1,72 volte piu' probabilita' di
punteggio inferiore al livello 3 sulla scala di lettura Pisa"
mette in chiaro il rapporto.
In Italia la percentuale di studenti con genitori che hanno
bassi livelli di istruzione, cioe' con meno di 12 anni trascorsi
tra i banchi di scuola, era nel 2009 del 24,5%, contro una media
Ocse del 17,1%. Per questi ragazzi il rischio vulnerabilita' e'
di 1,56 volte maggiore rispetto ai coetanei. La percentuale di
immigrati di prima e seconda generazione nelle scuole nel 2009
era invece del 5,5%, ben al di sotto della media Ocse del 10,4%.
In questi casi il rischio e' di 1,69 volte maggiore, come per i
giovani con status economico-sociale basso. In Italia, infine,
essere di sesso maschile comporta un rischio vulnerabilita' di
1,58 volte rispetto a una ragazza.
"I giovani che non acquisiscono competenze alfabetiche forti
durante l'istruzione primaria e secondaria sono considerati
vulnerabili- avverte l'Ocse- perche' a maggiore rischio di essere
disoccupati, di sviluppare problemi di salute fisica e mentale e
di prendere parte ad attivita' criminali". Lo sviluppo delle
abilita' non cognitive, come la perseveranza, la motivazione e
l'impegno sociale e intellettuale e' altrettanto importante per
la salute a lungo termine e il benessere: "Gli studenti che non
riescono a sviluppare queste abilita' in maniera adeguata sono
considerati vulnerabili".
(Wel/ Dires)