PER AIUTO BIMBI IN AREE COLPITE DA SICCITÀ A FREQUENTARE CLASSI.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 9 set. - Proprio nella settimana
in cui e' iniziato l'anno scolastico, l'Unicef sta accelerando
gli sforzi per aiutare i bambini del Corno d'Africa colpiti dalla
siccita' a frequentare la scuola. Cosi' in una nota il direttore
regionale Unicef per l'Africa orientale e meridionale Elhadj As
Sy: "Oltre ad offrire ai bambini un'istruzione di base, le scuole
e i centri per l'infanzia svolgono un ruolo importante di
sensibilizzazione con messaggi salva-vita su nutrizione, igiene,
sanita' e educazione alla salute che sono essenziali oggi nel
Corno d'Africa. Nelle comunita' colpite, i luoghi di
apprendimento garantiscono anche accesso ad acqua potabile,
servizi igienico-sanitari e programmi di alimentazione, e
rappresentano uno spazio sicuro per i bambini, dove vengono
protetti da violenza e sfruttamento. Nei campi di rifugiati e
sfollati, le scuole diventano accessibili alle ragazze e ad altri
bambini vulnerabili, che potrebbero non aver mai messo piede
prima in una classe".
Il comunicato poi spiega quali sono gli interventi realizzati
dall'Unicef - gia' prima dell'inizio dell'anno scolastico - nel
campo dell'istruzione per i bambini dei Paesi colpiti dalla
crisi: in Kenya, nelle zone colpite dalla siccita' molte scuole
sono rimaste aperte durante l'estate permettendo a circa 1,2
milioni di bambini di accedere a programmi di alimentazione.
L'Unicef ha sostenuto 155 scuole in Somalia, che sono rimaste
aperte durante la pausa scolastica, aiutando 37 mila bambini
sfollati.
Dalla fine del 2010, si legge ancora, circa 28 mila bambini
nelle aree colpite dalla siccita' in Etiopia hanno potuto
proseguire gli studi grazie all'Unicef, che ha fornito materiali
didattici e tende-scuola.
In Somalia, dall'inizio dell'anno, l'Unicef ha sostenuto
scuole per bambini sfollati e quelli delle comunita' di
accoglienza e nei loro luoghi di origine; sono stati aiutati 120
mila bambini. Tale sostegno aumentera' nei prossimi mesi per
soddisfare le esigenze di oltre 300 mila bambini, compresi quelli
di circa 1.500 scuole delle zone rurali della Somalia centrale e
meridionale.
E ancora: Partner dell'Unicef nel campo dell'istruzione in
Somalia stanno creando piu' di 210 spazi a misura di bambino per
15 mila bambini, con servizi idrici ed igienico-sanitari,
sostegno psicologico e pasti per i bambini. In collaborazione con
partner impegnati nella tutela dei minori, entro il 15 settembre
saranno attivi e funzionanti 350 spazi a misura di bambino per 30
mila bambini. In Kenya, l'Unicef e i suoi partner hanno fornito
fino ad oggi aiuti (comprendenti letti, materassi, materiale
didattico e kit ricreativi) a piu' di 60 mila bambini nelle
scuole. Anche in Etiopia, l'Unicef e i suoi partner hanno
realizzato spazi temporanei a misura di bambino per
l'apprendimento, fornendo materiali didattici e forniture a circa
8 mila ragazze e ragazzi, oltre a sostenere la costruzione di
quattro scuole elementari nei campi profughi di Dollo Ado e di
due scuole nelle comunita' ospitanti. Circa 140 insegnanti sono
stati assistiti con la formazione.
Nei campi profughi di Dadaab, nel Kenya nord-orientale,
l'Unicef spiega nella nota di aver sostenuto corsi di formazione
accelerata per i bambini in preparazione del nuovo anno
scolastico e sta fornendo tende-scuola e materiali didattici.
Infine, l'organizzazione specifica che nella parte centrale e
meridionale della Somalia, 1,8 milioni di bambini non vanno a
scuola perche' sfollati o per problemi di sicurezza, mentre nelle
zone colpite dalla siccita' del Kenya, dove molti rifugiati hanno
cercato aiuto, le comunita' sono sotto pressione per accogliere i
nuovi studenti. Piu' di una scuola su quattro in queste aree fa
fatica ad assorbire l'aumento del numero di studenti.
(Com/Wel/ Dire)