C'E' TEMPO FINO AL 9 SETTEMBRE PER PRESENTARE I PROGETTI.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 6 set. - C'e' tempo fino al 9
settembre per presentare alla Regione Toscana progetti capaci di
aiutare le madri interessate a iscrivere i propri figli presso un
servizio educativo privato per la prima infanzia. Devono pensarci
i comuni, singoli o associati. Lo prevede un avviso pubblico
adottato dalla regione Toscana per realizzare "progetti di
conciliazione tra vita familiare e vita lavorativa". Tali
progetti consistono nell'assegnazione, ai comuni, di "buoni
servizio" da utilizzare, per il prossimo anno educativo
2011-2012, presso servizi educativi per la prima infanzia
(bambini da 3 a 36 mesi) sia pubblici che privati accreditati e
convenzionati con i comuni.
Destinatari dei progetti comunali sono donne residenti in
comuni toscani, madri di bambini (nati fra il 1 gennaio 2009 e il
31 maggio 2011), che non beneficiano di altri rimborsi o
sovvenzioni economiche. L'importo massimo del buono servizio
erogabile al comune per ciascun soggetto assegnatario ammonta a 2
mila euro. Gli uffici della Regione Toscana, terminata
l'istruttoria sui progetti presentati,assegneranno ai comuni le
risorse disponibili: cio' conbuoni servizioe in modo
proporzionale rispettoalla consistenza della lista di attesa.
"Questo intervento- spiega Stella Targetti, assessore
regionale- sostituisce lo strumento deivoucher infanziacon cui
negli anni passati eravamo intervenuti per sostenere le famiglie
i cui bambini non erano stati accolti in nidi comunali: erano
infatti emerse alcune problematiche, ad esempio i lunghi tempi
per erogare i contributi alle famiglie, che con il nuovo
strumento pensiamo di superare". Quanto alle risorse disponibili
per il "progetto conciliazione mamme" (questa la dicitura che i
comuni devono usare presentando i progetti) le notizie non sono
buone.
"Nell'anno educativo precedente- prosegue Targetti- potevamo
sostenere i voucher con un finanziamento complessivo di 3,7
milioni di euro di cui 1,5 di provenienza Fse e utilizzando il
resto con risorse statali. Per il prossimo anno educativo
possiamo disporre, per i buoni servizio, soltanto di un milione e
mezzo di euro, tutti di provenienza Fse, imputabili oltretutto al
2012 avendo il settore Infanzia gia' impegnato tutte le risorse a
sua disposizione. Ci auguriamo di poter trovare fondi ulteriori,
ma- conclude la vicepresidente di Regione Toscana- la situazione
appare decisamente critica e a pagare saranno, purtroppo, le
fasce piu' deboli".
(Wel/ Dire)