(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 28 ott. - Il Premio
internazionale Padre Pino Puglisiarriva in Brasile,preparandosi a
raccogliere la testimonianza di chi ogni giorno lotta per
liberare i bambini di strada dalla fame e dalla poverta'delle
grandi citta' metropolitane.Domani partira', infatti, per Rio de
Janeiro una delegazione siciliana, composta da don Antonio Garau,
presidente del premio, Gemma Ocello, segretaria del premio,
Roberto Gueli, membro della giuria, il magistrato Franca
Imbergamo e il cameraman Giuseppe Spinnato, con lo scopo di
portare la figura del parroco di Brancaccio ucciso dalla mafia
oltre oceano e lasciando in questo modo un segno tangibile.
In Brasile saranno realizzati una biblioteca e una sala giochi,
intitolati a don Puglisi e messi a disposizione di suor Adma
Cassab Fadel, una religiosa che con l'associazione Amar da
vent'anni opera in favore dei bambini di strada.La delegazione
visitera' anche la comunita' italo-brasiliana e incontrera'
avvocati e magistrati impegnati da diversi anni nel territorio.
Sara' proprio suor Adma, una delle personalita' che quest'anno
saranno insignite del premio alla memoria di don Puglisi.
La manifestazione, giunta alla sua settima edizione,
programmata per il 15 dicembre prossimo, al Teatro Biondo di
Palermo, e' organizzata dall'associazione Jus Vitae, in
collaborazione con la Cisl di Palermo e la Fondazione Brass
Group. Ogni anno l'edizione e' stata dedicata ai bambini e alla
lotta a ogni forma di sfruttamento dei minori, particolarmente
quelli birmani, africani e quest'anno quelli brasiliani. Tra i
premiati ci sono state testimonianze di uomini semplici e di chi
ha sofferto la guerra, le torture, i soprusi di ogni genere per
difendere la dignita' propria e degli altri."Il premio -
sottolinea p. Antonio Garau - viene assegnato a chi, facendo bene
il proprio dovere, promuove la dignita' degli uomini in tutto il
pianeta e a quei siciliani che si sono contraddistinti nel loro
lavoro, diffondendo positivamente l'immagine della Sicilia nel
mondo".
L'anno scorso la manifestazione e' stata dedicata ai bambini e
alle donne di Srebrenica in Bosnia, che nel luglio 1995, persero
i fratelli, i padri, i nonni, i mariti, oltre diecimila uomini
strappati alle famiglie dall'esercito serbo e mai piu' ritrovati.
Tra i premiati dell'edizione 2010 ci sono stati Mario Affronti,
responsabile del servizio di Medicina delle Migrazioni del
Policlinico di Palermo e del Centro diocesano per la Pastorale
delle Migrazioni di Palermo e la moglie Lorella; Gian Carlo
Caselli, procuratore capo della Repubblica di Torino; Hajra
Catic, presidente dell'associazione Donne di Srebrenica; Antonio
Preziosi, direttore di Radio Uno.
(Wel/ Dire)