TRASMISSIONE REITERATA NON AGGIUNGE NULLA ALL'INFORMAZIONE.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 25 ott. - "La reiterata
riproposizione televisiva delle immagini della morte di Gheddafi
e dello scempio del suo cadavere, simbolo da schernire e da
annientare, non aggiunge nulla all'informazione e alla cronaca ma
diventa spettacolo e va fermata". Franco Mugerli, presidente del
Comitato media e minori, con una lettera aperta richiama tutte le
emittenti sulla trasmissione di servizi informativi con immagini
e parole particolarmente forti e impressionanti.
"Il doveroso ed ineludibile diritto di cronaca non puo' e non
deve travalicare il limite del rispetto che va riconosciuto ad
ogni persona umana, anche se feroce dittatore ed assassino. La
memoria dei suoi crimini non puo' giustificare la
rappresentazione brutale della sua morte e la sua insistente
esposizione mediatica", continua la nota. Il Comitato ha piu'
volte richiamato le emittenti alle conseguenze della
spettacolarizzazione della violenza e della morte. Se sembra
premiante per l'audience, provoca assuefazione e indifferenza al
male con effetti pericolosi e anestetizzanti nel tessuto
culturale e sociale del nostro Paese.
(Wel/ Dire)