NELLE SCUOLA PROFESSIONALI, LA META' HA PIU' DI VENT'ANNI
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 25 ott. - Il 31% degli studenti
stranieri che frequentano le scuole superiori nella provincia di
Milano sono in ritardo di uno o piu' anni e, nelle professionali,
la meta' ha piu' di vent'anni, con un conseguente e diffuso
insuccesso scolastico. "Servono indicazioni a livello nazionale -
dice Graziella Favaro del Centro Come, realta' milanese che
realizza percorsi di accoglienza, integrazione ed educazione
interculturale -: le ultime linee guida risalgono al 2006 e
riguardano poco le scuole superiori, che hanno bisogno di nuovi
indirizzi. Altrimenti continueremo ad avere una scuola
disuguale". Intanto, per contribuire alla soluzione di questi
problemi, il Centro Come coordina diversi progetti.
Il piu' importante e' "Non uno di meno", inaugurato 4 anni fa,
che l'anno scorso ha coinvolto 1050 studenti di 61 scuole della
citta' e della provincia di Milano (65 gli istituti coinvolti
quest'anno). "La prima azione di questa iniziativa sono i
laboratori di italiano: dalle 60 alle 90 ore a quadrimestre, per
studenti stranieri con diversi livelli di conoscenza -continua
Graziella Favaro-. La seconda e' quella di elaborare e fornire
agli insegnanti materiali didattici come test d'ingresso, testi
semplificati di diverse discipline, materiali per aiutare nello
sviluppo della scrittura. La terza riguarda la formazione dei
docenti e lo scambio delle buone pratiche che si possono
trasferire da una scuola all'altra". Da ultimo, l'educazione alla
cittadinanza e all'intercultura per tutti gli studenti: a questo
proposito e' stato prodotto il Passaporto per l'Italia: "E' un
libro molto bello, che vuole educare alla cittadinanza plurale
-spiega Favaro-. Il progetto continuera' con fondi europei,
sempre rivolgendosi agli Itis tecnici e professionali".
Il secondo progetto si chiama Bussole: il Centro Come ne e'
capofila e si svolge contemporaneamente a Milano, Torino, Bologna
e Arezzo. "E' un'iniziativa biennale, finanziata dalla fondazione
Vismara, che ha coinvolto 150 ragazzi delle terze medie
neoarrivati in Italia, che frequentano due scuole per ciascuna
delle citta' coinvolte -spiega Favaro-: 40 studenti universitari
stranieri, 10 per ogni citta', seguono questi loro fratelli
minori nel doposcuola, facendo da tutor per aiutarli a preparare
l'esame di terza media, a scegliere l'istituto superiore e ad
affrontare il nuovo anno scolastico".
Anche il terzo progetto riguarda l'orientamento: si chiama
"Scuola facendo", e' di durata biennale e puo' contare su un
finanziamento di fondazione Cariplo. "Si rivolge in particolare
alle famiglie degli alunni delle medie, con opuscoli in diverse
lingue, tra cui arabo e rumeno, che spiegano ai genitori come
funzionano le scuole superiori e li aiutano a orientare meglio i
loro figli", conclude Favaro. Il libretto, sperimentato l'anno
scorso nelle scuole della zona Loreto, Monza, Padova, verra' reso
disponibile anche sul sito http://www.centrocome.it/.
(Wel/ Dire)