VERSO 17 NOVEMBRE DUE APPUNTAMENTI: 28 OTTOBRE E 9 NOVEMBRE.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 25 ott. - "Mentre il ministro
Mariastella Gelmini sta ancora cercando di capire dove hanno
trovato i 45 milioni di euro che crede di aver speso per un
tunnel Cern-Gran Sasso, da anni noi studenti siamo nelle piazze
italiane per batterci contro questo governo e contro l'idea di
distruzione che sta portando avanti di scuola ed universita', e
di qualsiasi prospettiva di futuro per intere generazioni,
consegnate alla precarieta' e all'assenza di welfare e di
diritti". Cosi' in una nota Rete degli studenti e Unione degli
universitari annunciano che l'autunno caldo delle manifestazioni
non e' finito.
"Questo governo non ci ha mai ascoltato e oggi continua ad
imporre un modello di scuola e universita' sempre piu' povero e
con tantissimi blocchi ed ostacoli per gli studenti, che spesso
decidono per questo di abbandonare i percorsi formativi- continua
la nota congiunta- L'ultimo, che rischia di essere il piu'
devastante, e' la nuova riforma del diritto allo studio. Questo
governo vuole adeguare, dopo un taglio del 95% dei fondi
nazionali per le borse di studio, il numero di studenti ai
pochissimi fondi disponibili, passando quindi dal taglio delle
risorse al taglio degli studenti. Tramite l'inasprimento dei
requisiti per ottenere la borsa di studio si vuole negare a
migliaia e migliaia di studenti il diritto ad essere idonei alla
borsa di studio: il colpo di grazia per eliminare il diritto allo
studio nel nostro Paese. Davanti all'ennesimo attacco al diritto
allo studio, non possiamo che rilanciare la nostra idea
alternativa di futuro che abbiamo cominciato a costruire in
questi anni di distruzione e tagli, nelle scuole e nelle
universita' pubbliche, nei luoghi della formazione, nelle tante
assemblee e piazze che abbiamo riempito in modo pacifico e non
violento".
Per questo "lanciamo un calendario di mobilitazioni che possa
parlare a tutti gli studenti e tutti i cittadini che vogliono
protestare in modo pacifico e nonviolento ora piu' che mai.
Specifichiamo questo perche' crediamo che, dopo i fatti del 15
ottobre, sia il punto da cui partire, il messaggio che gli stessi
manifestanti del 15 ottobre hanno da subito lanciato isolando e
condannando, direttamente in piazza, i violenti. Il 28 ottobre,
alle 14, saremo davanti al ministero dell'Istruzione a Roma, con
un presidio con studenti da tutta Italia, contro i tagli alle
borse di studio e la nuova riforma che vuole sbarrare
definitivamente la strada del futuro a un'intera generazione".
Il 9 novembre "saremo in tutte le citta' d'Italia, con
mobilitazioni, assemblee, flash mob, e altre iniziative per
portare all'attenzione di tutti uno dei drammi dell'Italia di cui
nessuno si occupa: l'edilizia scolastica e l'insufficienza di
alloggi per gli studenti universitari che ancora una volta sono
visti come un costo da tagliare". Tutto questo verso "il 17
novembre, giornata internazionale del diritto allo studio, in cui
saremo di nuovo in piazza in tutte le citta' d'Italia per
riportare al centro della politica italiana e mondiale il dramma
che milioni di studenti vivono nel non poter accedere a scuola ed
universita' e ritrovarsi esclusi da qualsiasi percorso
lavorativo. Non ci limiteremo pero' a contrastare queste
politiche scellerate, ma porteremo le nostre idee e le nostre
proposte per riprenderci finalmente in mano una politica troppo
distante da noi, per dire a gran voce che un'altra risposta alla
crisi c'e' e inizia da noi".
(Wel/ Dire)