(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 25 ott. - Qualcuno le chiama
scuole ghetto, perche' la percentuale di alunni stranieri supera
il 30%. Sono comunque poche: nell'anno scolastico 2009/2010
appena il 3,4% dei 57 mila istituti presenti in Italia. Mentre in
altri 33.495 si arriva al massimo al 15% di studenti non
italiani. Delle 1965 scuole che superano il tetto massimo
previsto dal ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, 1.106
sono materne e 590 elementari. E' quanto emerge dal rapporto
sugli "Alunni con cittadinanza non italiana" presentato a Milano
da Miur e Ismu. E sempre in tema di concentrazioni, e' l'Emilia
Romagna, nell'anno scolastico 2010/2011, la regione in cui e'
piu' alta la percentuale di studenti stranieri con un 14%
rispetto a tutti gli alunni (italiani compresi), seguita da
Umbria (13,3%), Lombardia (12,5%), Veneto (11,9%) e Marche
(11,7%). Le regioni con incidenza minore invece sono Campania
(1,6%), Sardegna (1,8%), Basilicata e Puglia (2%).
La Lombardia invece detiene il primato del numero assoluto di
alunni stranieri dove sono ben 173mila, seguita da Veneto
(84.914), Emilia Romagna (82.634), Piemonte (68.070) e Lazio
(67.476). Ed e' nelle scuole della provincia di Milano che
siedono piu' studenti non italiani: 64.934. Segue la provincia di
Roma, con 52.599 alunni, quella di Torino che ne conta 33.920 e
quella di Brescia in cui arrivano a 30.605. La classifica delle
provincie cambia pero' se si considera l'incidenza sul totale
della popolazione studentesca. Ai primi posti troviamo infatti i
piccoli centri: a Piacenza sono infatti il 18,1% di tutti gli
studenti, a Prato il 18%, a Mantova il 17,8% e ad Asti il 16,1%.
La nazionalita' piu' diffusa nelle classi e' quella romena, con
126.452 alunni, seguita da quella albanese che ne conta 99.205,
dalla marocchina che arriva a 92.542 studenti e dalla cinese che
tocca quota 32.691. Ma la novita' e' l'arrivo crescente di
moldavi: sono passati dai 12.543 dell'anno scolastico 2007/2008
ai 20.580 del 2010/2011.
(Wel/ Dire)