IL 3 NOVEMBRE AL SENATO UN FORUM PER COSTRUIRE LA 'CARTA' DI ROMA
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 25 ott. - Nella lotta agli abusi
nei confronti dei minori "sono state vinte delle battaglie, ma
non si e' vinta la guerra". Parla chiaro il ministro degli
Esteri, Franco Frattini, che ha presentato il Forum che il
prossimo 3 novembre lancera' a Roma, al Senato, una 'Carta' per
fermare abusi e violenze. La Carta, voluta da Telefono Azzurro e
Icmec (International Centre for missing and exploited children),
in collaborazione con l'ospedale Bambino Gesu' e la Mayo Clinic,
fornira' linee guida di intervento sulle vittime e sugli autori
di reato. Anche per quanto riguarda il problema complesso del web
che aiuta il moltiplicarsi del fenomeno della pedofilia e della
pedopornografia.
Al Forum presenzieranno i ministri Carfagna (Pari
Opportunita'), Palma (Giustizia), Maroni (Interno). Insieme a
rappresentanti di decine di paesi. Attraverso l'Icmec ci saranno
anche gli Usa, che non hanno mai firmato la Convenzione dei
diritti del bambino. E' stata chiamata a partecipare anche la
Chiesa come ente morale "che deve essere attivo in questi ambiti
perche'- spiega il barone Daniel Cardon, fondatore dell'Icmec-
arriva dentro le famiglie". I diritti dei bambini "non sono
negoziabili- ha ribadito oggi Frattini- molto si e' fatto,
abbiamo vinto battaglie contro gli abusi, ma non la guerra.
Pensiamo solo al turismo sessuale: troppi italiani sono
coinvolti". Rimboccarsi ancora le maniche, e' la parola
d'ordine. "Il problema degli abusi va affrontato a livello
internazionale, mettendo insieme le istituzioni, ma anche i
privati e gli enti morali- ha sottolineato Ernesto Caffo,
presidente di Telefono Azzurro-. La Rete per esempio e' uno
strumento ma anche un rischio. Bisogna condividere le pratiche
per trattare con le vittime e gli autori degli abusi". Per avere
piu' forza servono tre azioni, ha chiuso Cardon, "lavorare con il
volontariato, cercare fondi, interagire con le istituzioni". I
dati, del resto, parlano chiaro: ogni anno scompaiono 8 milioni
di bambini, due milioni circa subiscono sfruttamento sessuale.
(Wel/ Dire)