(DIRE - Notiziario Minori) Milano, 21 ott. - In provincia di Lodi
mancano almeno 160 insegnanti di sostegno, a San Donato Milanese
16 alunni disabili delle scuole superiori hanno rischiato di
rimanere senza assistenza. Sono i due casi citati nella mozione
di Sinistra e Liberta' in cui chiedeva al Consiglio regionale
della Lombardia un aumento dei fondi per gli studenti disabili.
Mozione bocciata dall'Assemblea lombarda. Non ci sono risorse,
sostiene al maggioranza. "I 50 milioni di euro destinati a
foraggiare l'elettorato formigoniano con il buono scuola non sono
stati toccati, invece -sottolinea Chiara Cremonesi, capogruppo
Sel-. A Pdl e Lega poco importa della piena inclusione scolastica
degli alunni disabil".
Ma il giorno dopo, la bocciatura della mozione brucia
soprattutto alle associazioni dei genitori. A Lodi sono 731 gli
alunni disabili. Di questi 140 hanno bisogno di un insegnante di
sostegno tutto per loro (rapporto 1:1). L'Ufficio scolastico
regionale ne ha assegnati finora solo 292, circa 160 in meno
rispetto a quelli necessari a garantire almeno la presenza di un
docente ogni due ragazzi disabili e il rapporto 1:1 per i casi
piu' gravi. "La preoccupazione di noi genitori riguarda anche il
prossimo accorpamento in istituti comprensivi previsto dalla
finanziaria -afferma Giovanni Barin, dell'associazione Genitori
tosti-. Se oggi la situazione e' cosi', cosa si prospetta quando
le scuole non avranno piu' i riferimenti odierni? Per non parlare
degli assistenti forniti da Comune e Provincia, enti che stanno
subendo ulteriori tagli".
A San Donato Milanese il Comune in settembre ha deciso di non
pagare piu' le spese per gli insegnanti di sostegno dei 16 alunni
disabili che frequentano le scuole superiori. Si tratta di circa
100mila euro, che, secondo il Comune, retto da una giunta di
centro destra, spetterebbe alla Provincia stanziare. "C'e' stato
uno scaricabarile poi tra la Provincia e la Regione -aggiunge
Marco Menichetti, consigliere comunale dei Verdi- Alla fine il
Comune ha deciso di anticipare i soldi, che si fara' restituire
dalle Provincia. Si tratta comunque di una situazione a termine.
Non si sa cosa accadra' con il prossimo anno scolastico".
(Wel/ Dire)